In Lombardia quasi mille studenti di oltre 50 classi a lezione di spreco alimentare con Slow Food
- 10 novembre 2023 Cultura
In tutta Italia sono oltre 1700 le classi di 140 Istituti comprensivi che celebrano il 10 novembre la Festa degli Orti Slow Food
Ridurre lo spreco alimentare è una delle
azioni più importanti per la salvaguardia delle risorse del pianeta e la
lotta alla fame nel mondo, per questo come Slow Food siamo convinti sia
necessario, fin da bambini, imparare a scegliere i cibi seguendo la
stagionalità e mettendo in pratica tecniche antispreco e modalità di
conservazione degli alimenti. Sono queste infatti alcune delle attività
con cui venerdì 10 novembre, alunne e alunni in tutta Italia celebreranno la Festa degli Orti Slow Food. Grazie all’impegno di quasi 1600 insegnanti formati dall’associazione della chiocciola, durante tutto l’anno scolastico, 35 mila bambine e bambini di oltre 1700 classi in 140 Istituti Comprensivi,
dagli asili nido alle scuole primarie di secondo grado, acquisiranno
consapevolezza del valore del cibo, dal campo alla tavola. Quest’anno,
inoltre, grazie al sostegno del Fondo Carta Etica di UniCredit, gli Orti
Slow Food hanno ricevuto un nuovo slancio, coinvolgendo 538 nuove classi. Tra gli studenti coinvolti, quasi mille bambine e bambini di oltre 15 scuole della Lombardia.
«Fare un orto è un atto molto piccolo, fatto di semi e granelli di terra. Ma può essere anche molto grande perché significa capire il mondo e il peso dello spreco a livello globale. Quest'anno la festa degli Orti Slow Food è dedicata proprio a questo tema: a ricordare che tonnellate e tonnellate di cibo sono sprecate in un pianeta in cui ancora si muore di fame. Fare l'orto è sperimentazione e cambiamento, è cura della nostra casa comune da conservare con l’obiettivo di consegnarlo alle generazioni future. È il minimo che si possa fare per loro e per noi» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.
«Fare un orto è un atto molto piccolo, fatto di semi e granelli di terra. Ma può essere anche molto grande perché significa capire il mondo e il peso dello spreco a livello globale. Quest'anno la festa degli Orti Slow Food è dedicata proprio a questo tema: a ricordare che tonnellate e tonnellate di cibo sono sprecate in un pianeta in cui ancora si muore di fame. Fare l'orto è sperimentazione e cambiamento, è cura della nostra casa comune da conservare con l’obiettivo di consegnarlo alle generazioni future. È il minimo che si possa fare per loro e per noi» sottolinea Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.