Ira Von Furstenberg in Italia

Ha lasciato il segno del suo sex appeal

I giorni dell'ira è il titolo di un buon western del 1967 diretto da Tonino Valeri, interpretato da Giuliano Gemma e da Lee Van Cleef. Ma è anche soprattutto la denominazione dei lunghi e tragici giorni di violenza reciproca che irlandesi e inglesi si scambiarono in una lunghissima serie di attentati con centinaia di morti da ambo le parti. Meglio allora i giorni dell'Ira Von Furstenberg, principessa figlia del principe Tassilo Furstenberg e di Clara Agnelli sorella di Gianni, presidente della Fiat per circa mezzo secolo. Ira è stata una splendida donna, nata a Roma il 17 aprile 1940 e morta - sempre a Roma - il 19 febbraio 2024. Fu disegnatrice di gioielli (forse i gioielli che intendeva farsi regalare dal consorte) e un gioiello lei stessa, che a un certo punto, a partire dal 1963 con il film "Addio Lara", diretto da Robert Hossein, approdò al cinema. In diciannove anni interpretò 23 film, l'ultimo realizzato nel 1982. Tra i suoi film ci fu anche un western del 1972 diretto da Paolo Cavara, che nel 1980 avrebbe realizzato per la Televisione la trasposizione della celebre commedia brillante di Georges Feydeau "Sarto per signora", protagonista Alberto Lionello. La ripresa venne girata in pellicola: a colori, e il risultato nettamente migliore di precedenti lavori per la Televisione. Ira fu tra gli interpreti, a fianco di Franco Nero e Anthony Quinn del western "Los Amigos", mentre nel 1969 eccola nel cast del film di Luciano Salce "Il professor, dottor Guido Tersilli..." seguito del celebre "Il medico della mutua", interpretato da Alberto Sordi. L'anno dopo, 1970, fu tra i presentatori della XX edizione del Festival di Sanremo, splendida ventinovenne in grado di illuminare con la sua calda bellezza il palcoscenico. C'è da dire che questi nobili che deviano la loro strada per intraprendere un'altra via, la via del successo che solo l'arte con la A più o meno maiuscola riesce a dare, non sono un fatto insolito. C'è in tutti noi il desiderio di piacere se non a tutti perlomeno a molti, e cosa di meglio del Cinema di allora e della Tv di oggi per realizzare questo desiderio? Ira è stata una bella ragazza e una bella donna, lasciando il segno del suo sex appeal nella società italiana degli anni '60-'70. Il segno di una fiera donna del jet-set che si poteva facilmente considerare una lupa in grado di lottare per ottenere il proprio posto nella Società. Cosa che Ira riuscì a ottenere alla grande.

Antonio Mecca

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