La commedia sexy all'italiana

Talvolta sembra quasi che non se ne possa fare a meno. Per cui la visione: prima, seconda, terza come una volta si usava nei cinema cittadini sembra chiamare all'appello. Più che altro noi uomini, da sempre e per sempre allegri giuggioloni che si divertono anche e soprattutto con lo spirito di caserma, e infatti non pochi di questi filmetti: realizzati quasi tutti nella metà degli anni '70, è in caserma che sono ambientati. Caserme, scuole, ospedali militari. Tutti o quasi tutti con gli stessi interpreti: Lino Banfi, Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Gianfranco D'Angelo. E Edwige Fenech, Anna Maria Rizzoli, Nadia Cassini, Gloria Guida. Quest'ultima (al cinema spesso doppiata dalla brava Micaela Esdra), ha definito codesti film adatti anche alle educande. Se poi alle educande odierne si possa far digerire scene oscene che oltre alle innumerevoli docce esibiscono nudi spesso integrali, baci profondi nonché: non di rado, rapporti lesbici. Comunque sia, le decine di film di questo genere possono vantare buone musiche (spesso di Gianni Ferrio), buona fotografia, e alcune gags più che buone ispirate dalle più che bonazze Star di quel periodo. Periodo, non dimentichiamolo, che seppure molti attualmente rimpiangono per una serietà nella politica che adesso non c'è più aveva forgiato il terrorismo bicolore i cui crudi colori mescolati fra loro avevano prodotto il grigio di una società intristita perché impaurita dai continui omicidi e stragi. E allora, parallelamente a film che denunciavano tutto questo, seppure talvolta un po' troppo disinvoltamente, ecco una caterva di film comici quali quelli con Terence Hill e Bud Spencer e: appunto, i film della commedia sexy. In questi film, che seguono il passaggio di consegne della commedia all'italiana si trovano anche attori di serie A trasmigrati giocoforza in quelle sceneggiature di serie B quali Mario Carotenuto e Vittorio Caprioli. Fra gli sceneggiatori il nome di Francesco Milizia ricorre sovente. Probabilmente si deve a lui la creazione di buona parte delle trame, che poi vennero riempite di lazzi e gag non di rado pesanti. Ho avuto modo di incontrare e soprattutto di parlare con Alvaro Vitali quando bazzicava gli studi televisivi di Milano Due per impersonare Jean Todt, il tecnico della Ferrari al quale somigliava non poco di faccia. Con lui ho parlato soprattutto delle sue partecipazioni ai quattro film di Fellini "Satyricon", "I clown", "Roma" e "Amarcord". Ricordo che fu gentile e simpatico. Ma, forse, era della commedia sexy che avrei dovuto chiedergli lumi, visto il grande numero di film da lui interpretati. Erano quello che erano, d'accordo; ma erano anche film che mantenevano ciò che promettevano: visione di bellissime ragazze, comicità di grana grossa ma divertente, attori che sapevano sguazzare nelle storie per loro create e da loro procreate perché i vari film ne generavano invariabilmente altri, e questo fino ai primi anni Ottanta. Poi tutto è finito, e anche a volerli riprendere oggi non sarebbe più possibile, poiché è venuto a mancare l'humus che sapeva accoglierli e coglierli per quello che erano: nient'altro che goliardate dove le donne non venivano sminuite né diminuite per i loro spogliarelli ma sapevano agire molto meglio dei colleghi uomini perché munite di una ironia intellettuale che ai loro partner mancava. 
Antonio Mecca

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni