"Manuale d'amore 3".

E De Niro parla in italiano con la sua voce

Rivisto su dvd un film del passato (2011) diretto da Giovanni Veronesi della serie "Manuale d'amore" ( è il terzo). con protagonisti Robert De Niro, Carlo Verdone, Monica Bellucci, Riccardo Scamarcio. De Niro parla in italiano con la sua voce, il suo ruolo è quello di Adran, un ex professore americano trasferitosi a Roma, dove incontra una splendida ragazza italiana, che poi si rivelerà essere una ex spogliarellista figlia del portiere del palazzo in cui abita De Niro, e della quale si innamorerà, guarda un po'!, ricambiato , avendo da lei pure un figlio. Non nascondo che la caratteristica principale del film stava per me nel poter ascoltare il grande attore americano parlare italiano con la sua voce, una voce non all'altezza di quella di Ferruccio Amendola, suo doppiatore abituale, ma che per il ruolo da lui ricoperto andava bene. Ruolo che vede Adrian: questo il nome del personaggio interpretato, un ex professore che dall'America viene in Italia stabilendosi a Roma. Monica è la figlia del portinaio Michele Placido, il quale sembra godere nel recitare sopra le righe, tutto il contrario che faceva Eduardo De Filippo, il quale preferiva togliere invece di aggiungere, parendogli sufficiente la sua presenza carismatica per divertire, commuovere, intenerire lo spettatore. Anche Eduardo subì negli anni Settanta un intervento al cuore, proprio come il personaggio impersonato da De Niro, ma poi riprese a recitare con la consueta bravura di un tempo. Nel film, che scorre via liscio fino al finale, gli episodi si incrociano e gli attori si incontrano, ma non si scontrano, e ognuno si prende il plauso che gli spetta. Veronesi è bravo in questo e - secondo Verdone - è il regista che sa muovere  la cinepresa più di altri suoi colleghi. L'episodio di apertura è ambientato nella sua regione di provenienza, la Toscana, terra bellissima fra le più belle d'Italia, con la sua gente che sa distinguersi per via del suo spirito goliardico, talvolta greve, sugli altri vicini di regioni adiacenti. Quello spirito che sembra bruciare e incenerire le autentiche cattiverie umane per cedere il posto alla lingua tagliente del luogo, tagliente ma non graveolente se non nei termini usati. Un po' come nel Lazio, Roma in primis, dove il popolo ha sempre parlato con sagace umorismo. Pasquino e le sue pasquinate hanno fatto storia, e sono state riportate nel bel film di Luigi Magni "Nell'anno del signore", dove Pasquino era impersonato dall'ottimo Nino Manfredi. Robert De Niro è di origine italiana, perché originario dell'Abruzzo, capisce l'italiano ma si capisce anche che la concentrazione nel dire quello che deve dire lo distoglie forse da una recitazione più intensa, come accade invece nei suoi film americani. Comunque è stata una buona idea quella di far parlare italiano Robert De Niro, il quale ha regalato a noi spettatori la gioia di ascoltare uno dei più grandi attori al mondo esprimersi nella lingua più bella al mondo.    

Antonio Mecca  

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