Un incidente che non ci voleva bloccò Dora Moroni
- 04 novembre 2024 Cultura
In una recente puntata mattutina di Mixer si è ricordata Dora Moroni, la splendida e sfortunata soubrette di Ravenna, la città che conserva i resti del grande poeta: Dante Alighieri. E anche lei, Dora, nel suo piccolo era poesia. Poesia che trasmetteva e ispirava al pubblico televisivo. Aveva conosciuto il successo quando la Tv italiana era ancora in bianco e nero portandone i colori anticipatamente, con la bellezza dei suoi occhi e la magia del suo sorriso. Inoltre era brava,
Dora; sapeva cantare, ballare, condurre. Poi, una brutta sera di luglio del 1978, al ritorno da Civitavecchia dove si era esibita con Corrado, sulla strada per Roma l'auto guidata dal presentatore romano era sbandata per cause imprecisate e lei: che stava dormendo sul sedile posteriore, sbalzata fuori, dove aveva picchiato la testa sull'asfalto e - ricoverata all'ospedale - rimasta in coma per lungo tempo tra la vita e la morte. Ah, se ci fosse stato un autista addetto a guidare, così come soleva fare Mike Bongiorno... Inoltre a quei tempi la cintura di sicurezza non era ancora obbligatoria.
Quando finalmente Dora fu dichiarata fuori pericolo, non fu più la stessa di prima dell'incidente. Recuperò la bellezza, lo splendore dei suoi vent'anni o poco più (era nata nel dicembre del 1954) ma qualcosa dentro di lei non si era più riallacciato, non aveva più contribuito ad inviare la corrente che rappresenta l'energia e la vita in una persona. Inoltre la difficoltà di parola non l'aiutava certo nel riemergere sulla cresta dell'onda. Interpretò un personaggio in un telefilm, debitamente doppiata: ogni tanto comparve come ospite in qualche programma televisivo; partecipò su Tele Monte Carlo ad una trasmissione che vedeva riemergere il grande Lelio Luttazzi, e quando le fu mostrata una serie di filmati che la riguardavano, si commosse. Era la commozione di una donna ancora giovane che mai più sarebbe stata la stessa di prima, di quando era all'inizio della lunga strada del successo. È di certo terribile assistere al degrado di un essere umano, soprattutto quando questo avviene da giovani e specialmente quando la creatura in questione è un'artista in nuce, un'artista in divenire, che con il suo sorriso smagliante ricuce le smagliature della vita. Poteva dare ancora molto, Dora, e molto ricevere. Dotata di bell'aspetto, di bella voce, di grande simpatia era più che adatta per svolgere al meglio i suoi compiti e questo nel volgere di pochi anni. Entrò invece nel mondo di un cantante neo melodico che la rese incinta fed ebbe un bambino, che anni dopo avrebbe reso nonni i genitori con la nascita di una bambina. Non è stata fortunata, Dora Moroni, sparendo dalla circolazione quando ancora era all'inizio per poi ricomparire a fasi alterne in programmi spazzatura che puntano a strappare la lacrimuccia di prammatica. Il marito: ormai ex coniuge da un quarto di secolo, lo rivede più che altro in queste occasioni, dove si capisce che finge disperatamente un affetto che non prova più da tempo; seppure prima lo aveva provato. E nel rivederla splendente come 40 anni fa era stata, non può non salire in gola il rimpianto per ciò che sarebbe potuta diventare... ma non è stato.
Antonio Mecca