SCUOLE APERTE 2.0
- 16 febbraio 2019 Da Chiamamilano
Laboratori, iniziative per studenti e genitori: oltre 600 i progetti attivati negli ultimi 3 anni da 346 scuole
Parte ufficialmente oggi, con la firma del Protocollo d’Intesa da parte dell’assessore all’Educazione Laura Galimberti e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Milano Yuri Coppi, il progetto “Scuole Aperte 2.0”, che ha l’obiettivo di ampliare l’offerta extrascolastica – in particolar modo nelle Secondarie di primo grado – e rendere così le scuole di Milano sempre più presidi culturali e teatri di socialità.
L’accordo tra il Comune di Milano e l’Ufficio Scolastico Territoriale nasce per coordinare e condividere azioni concrete che partano dalla raccolta dei bisogni delle scuole e delle famiglie per arrivare a sperimentare modelli di ‘scuola aperta’ specifici, da mettere poi in rete attraverso la piattaforma online www.scuoleapertemilano.it (sito in costruzione grazie a una collaborazione con D.O.T. - Do one Thing, associazione no profit costituita nel 2013 da The European House - Ambrosetti), le due newsletter dedicate a educatori, insegnanti e dirigenti scolastici e il nuovo ufficio di via Giacosa, all’interno del Parco Trotter.“La scuola è il futuro della nostra città e deve essere sempre più punto di riferimento per i ragazzi e le loro famiglie anche al di fuori degli orari scolastici – dichiara l’assessore all’Educazione Laura Galimberti –. Per questo, nel pieno rispetto delle Autonomie scolastiche, abbiamo voluto dar vita a questo ambizioso progetto, che richiede la collaborazione di tutti gli attori che vivono quotidianamente le scuole e delle organizzazioni del privato sociale. Dall’ascolto dei bisogni dei quartieri e dalla messa in rete di iniziative di successo, nasceranno azioni concrete capaci di essere un valido aiuto per le necessità dei milanesi”.
“Il primo intento è per noi questo: lavorare insieme per arrivare a servire il territorio con maggior efficacia – commenta Yuri Coppi, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano –. ‘Scuole aperte 2.0’ si propone di rinnovare la disponibilità degli istituti scolastici a fare da punto di riferimento per i cittadini dei diversi Municipi. La metropoli può essere dispersiva, sia per chi la abita da sempre sia per chi arriva oggi, ma ogni scuola può e deve diventare un centro di aggregazione per il quartiere, una struttura al servizio della cittadinanza. Questo si intende quando nell’accordo si parla di essere quello che siamo, cioè ‘presìdi culturali’, il che significa anche stringere alleanze tra noi istituzioni, facilitare il dialogo tra scuola e famiglia e tra gli studenti sin da piccoli”.
L’ampliamento dell’offerta formativa negli orari extrascolastici ed estivi, il contributo all’organizzazione e alla realizzazione di attività extracurricolari per studenti e famiglie e di iniziative aperte al territorio in collaborazione con i Municipi, il sostegno all’avvio di progetti in scuole che si trovano nei contesti più complicati sono alcune delle principali finalità condivise nel Protocollo, su cui ora inizierà a lavorare un tavolo tecnico ad hoc per proporre percorsi di prevenzione alla dispersione scolastica, laboratori di integrazione culturale, interventi per la scolarizzazione, campus estivi e in periodi di chiusura, prendendo spunto da buone pratiche già attive – come il progetto ‘Scuole Aperte’ che era nato nel 2014 – e dall’ascolto dei bisogni dei singoli contesti. Le attività devono essere pensate per tutelare le pari opportunità di tutti i minori, per favorire accoglienza, integrazione e percorsi formativi di successo, per garantire sostegno alle famiglie e una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro. Attraverso “Scuole Aperte 2.0” sarà sostenuta ed estesa a tutta la città la creazione di reti scolastiche territoriali, sull’esempio dei Patti Territoriali già attivi e in partenza in alcuni Municipi, saranno valorizzati i progetti in atto, integrate in modo efficace le risorse e sarà dato ampio spazio allo scambio di esperienze. Negli ultimi 3 anni sono oltre 600 i progetti che sono stati attivati e 346 le scuole che ne hanno avviato almeno uno: un patrimonio importante che ora sarà messo in rete per essere condiviso con tutti gli Istituti milanesi.Prende forma nell’ambito di “Scuole Aperte 2.0” anche il ‘Vademecum del Volontariato’, un opuscolo con tutte le indicazioni a cui possono attenersi le associazioni di genitori e tutti i volontari, che desiderano contribuire al decoro delle scuole di Milano. Dal corretto uso dei materiali alle procedure da adottare, fino alla piattaforma alla quale iscriversi per poter procedere con tutte le coperture assicurative necessarie: volontariato.comune.milano.it. La prima giornata dedicata all’intervento diretto delle famiglie, ”MURI PULITI – rinfresca le tua scuola”, si terrà il 6 aprile.
Parte del progetto “Scuole Aperte 2.0” sarà finanziato con fondi 285, per un importo complessivo di 321mila euro, e sarà gestito in co-progettazione con il Comune dall’ATI aggiudicataria del bando, composta da Consorzio SIR, Coesa Onlus e Zero5 Cooperativa sociale. In 20 Istituti Secondari di primo grado saranno dunque attivati tra gli altri, in orario extrascolastico, laboratori di danza e teatralità, di coro e sviluppo della musicalità, di cinematografia e redazione web, di potenziamento del metodo di studio, di avviamento allo sport, oltre a campus estivi e momenti aperti alle famiglie.
L’accordo tra il Comune di Milano e l’Ufficio Scolastico Territoriale nasce per coordinare e condividere azioni concrete che partano dalla raccolta dei bisogni delle scuole e delle famiglie per arrivare a sperimentare modelli di ‘scuola aperta’ specifici, da mettere poi in rete attraverso la piattaforma online www.scuoleapertemilano.it (sito in costruzione grazie a una collaborazione con D.O.T. - Do one Thing, associazione no profit costituita nel 2013 da The European House - Ambrosetti), le due newsletter dedicate a educatori, insegnanti e dirigenti scolastici e il nuovo ufficio di via Giacosa, all’interno del Parco Trotter.“La scuola è il futuro della nostra città e deve essere sempre più punto di riferimento per i ragazzi e le loro famiglie anche al di fuori degli orari scolastici – dichiara l’assessore all’Educazione Laura Galimberti –. Per questo, nel pieno rispetto delle Autonomie scolastiche, abbiamo voluto dar vita a questo ambizioso progetto, che richiede la collaborazione di tutti gli attori che vivono quotidianamente le scuole e delle organizzazioni del privato sociale. Dall’ascolto dei bisogni dei quartieri e dalla messa in rete di iniziative di successo, nasceranno azioni concrete capaci di essere un valido aiuto per le necessità dei milanesi”.
“Il primo intento è per noi questo: lavorare insieme per arrivare a servire il territorio con maggior efficacia – commenta Yuri Coppi, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano –. ‘Scuole aperte 2.0’ si propone di rinnovare la disponibilità degli istituti scolastici a fare da punto di riferimento per i cittadini dei diversi Municipi. La metropoli può essere dispersiva, sia per chi la abita da sempre sia per chi arriva oggi, ma ogni scuola può e deve diventare un centro di aggregazione per il quartiere, una struttura al servizio della cittadinanza. Questo si intende quando nell’accordo si parla di essere quello che siamo, cioè ‘presìdi culturali’, il che significa anche stringere alleanze tra noi istituzioni, facilitare il dialogo tra scuola e famiglia e tra gli studenti sin da piccoli”.
L’ampliamento dell’offerta formativa negli orari extrascolastici ed estivi, il contributo all’organizzazione e alla realizzazione di attività extracurricolari per studenti e famiglie e di iniziative aperte al territorio in collaborazione con i Municipi, il sostegno all’avvio di progetti in scuole che si trovano nei contesti più complicati sono alcune delle principali finalità condivise nel Protocollo, su cui ora inizierà a lavorare un tavolo tecnico ad hoc per proporre percorsi di prevenzione alla dispersione scolastica, laboratori di integrazione culturale, interventi per la scolarizzazione, campus estivi e in periodi di chiusura, prendendo spunto da buone pratiche già attive – come il progetto ‘Scuole Aperte’ che era nato nel 2014 – e dall’ascolto dei bisogni dei singoli contesti. Le attività devono essere pensate per tutelare le pari opportunità di tutti i minori, per favorire accoglienza, integrazione e percorsi formativi di successo, per garantire sostegno alle famiglie e una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro. Attraverso “Scuole Aperte 2.0” sarà sostenuta ed estesa a tutta la città la creazione di reti scolastiche territoriali, sull’esempio dei Patti Territoriali già attivi e in partenza in alcuni Municipi, saranno valorizzati i progetti in atto, integrate in modo efficace le risorse e sarà dato ampio spazio allo scambio di esperienze. Negli ultimi 3 anni sono oltre 600 i progetti che sono stati attivati e 346 le scuole che ne hanno avviato almeno uno: un patrimonio importante che ora sarà messo in rete per essere condiviso con tutti gli Istituti milanesi.Prende forma nell’ambito di “Scuole Aperte 2.0” anche il ‘Vademecum del Volontariato’, un opuscolo con tutte le indicazioni a cui possono attenersi le associazioni di genitori e tutti i volontari, che desiderano contribuire al decoro delle scuole di Milano. Dal corretto uso dei materiali alle procedure da adottare, fino alla piattaforma alla quale iscriversi per poter procedere con tutte le coperture assicurative necessarie: volontariato.comune.milano.it. La prima giornata dedicata all’intervento diretto delle famiglie, ”MURI PULITI – rinfresca le tua scuola”, si terrà il 6 aprile.
Parte del progetto “Scuole Aperte 2.0” sarà finanziato con fondi 285, per un importo complessivo di 321mila euro, e sarà gestito in co-progettazione con il Comune dall’ATI aggiudicataria del bando, composta da Consorzio SIR, Coesa Onlus e Zero5 Cooperativa sociale. In 20 Istituti Secondari di primo grado saranno dunque attivati tra gli altri, in orario extrascolastico, laboratori di danza e teatralità, di coro e sviluppo della musicalità, di cinematografia e redazione web, di potenziamento del metodo di studio, di avviamento allo sport, oltre a campus estivi e momenti aperti alle famiglie.