Anagrafe
- 30 dicembre 2020 Dal Comune
In un 2020 segnato dal Covid crescono i servizi digitali
Nell'anno
segnato dalla crisi pandemica da Covid-19, Milano ha accolto circa
9mila nuovi cittadini milanesi: Leonardo, Sofia - questi i nomi più
scelti in assoluto per maschietti e femminucce, sia tra coppie
italiane sia straniere - e tutti gli altri sono nati tra il 1°
gennaio e il 29 dicembre di quest'anno. Per ognuno di loro verrà
piantato un albero in città nel corso della stagione agronomica
(sono in realtà più di 20mila i nuovi alberi che verranno messi a
dimora sul territorio milanese tra novembre e marzo 2021).
Nonostante
il fermo assoluto delle cerimonie stabilito dal Governo tra l'8 marzo
e il 7 maggio e la ripresa delle celebrazioni in forma contingentata
(solo gli sposi, due testimoni e l'officiante), sono 1.650 le coppie
che si sono unite tra matrimoni civili (1.257), religiosi (281) e
unioni civili (112). Di queste, più del 70% è rappresentato da
coppie italiane, il 20% ‘miste’, la restante parte straniere.
Ad
oggi le cerimonie civili si svolgono nella Sala Formazione di via
Larga ancora in forma ridotta e sempre con l'obbligo di indossare
dispositivi di protezione individuale.
Alla fine dell'anno i
residenti milanesi sono 1.392.802. Il dato risente della flessione
delle nascite e dell'aumento dei decessi (sono 16.692 in tutto il
2020) dovuto anche all'emergenza sanitaria da Covid-19. Ma non solo.
Nel corso dei mesi di lavoro in smartworking, con la naturale
diminuzione di alcuni servizi, gli uffici dell'Anagrafe hanno potuto
realizzare una puntuale verifica sulle cancellazioni anagrafiche per
irreperibilità, attestandone circa 6mila. Si tratta di pratiche
complesse, che spesso richiedono diversi mesi prima di essere portate
a compimento; dal 2018, anno in cui è entrato in vigore il
Censimento permanente della popolazione, vengono eseguite con
maggiore regolarità.
"Sebbene questa Amministrazione
fosse già sulla strada dell'innovazione - ha commentato
l'assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta
Cocco. - le conseguenze della crisi pandemica hanno portato a
un'improvvisa accelerazione dei servizi digitali, che abbiamo
potenziato e implementato grazie al lavoro fatto a partire dal 2016.
Il 2020 è stato l'anno in cui abbiamo lanciato l'app del Fascicolo
del cittadino, che in soli 6 mesi è passata da 7mila a 70mila
download; l'anno in cui i certificati richiesti online hanno sfiorato
il 90% del totale, così come le pratiche di iscrizione ai principali
servizi del Comune, ai concorsi, la richiesta dei buoni spesa, solo
per citare alcuni esempi. Inoltre lo smartworking ha permesso ai
dipendenti dell'area Servizi al cittadino, solitamente impegnati allo
sportello, di lavorare circa 24mila pratiche da remoto, riuscendo ad
azzerare le richieste in sospeso. Anche nei drammatici momenti della
pandemia, il Comune è rimasto vicino ai cittadini e lo ha fatto
grazie al lavoro delle donne e degli uomini impiegati nei nostri
uffici".