Convenzioni urbanistiche, gli appartamenti a canone sociale andranno a persone con disabilità e famiglie in lista per la casa popolare
- 17 maggio 2021 Dal Comune
Rabaiotti: “Mettiamo in campo soluzioni per rispondere al bisogno abitativo dei più fragili”
Gli
appartamenti realizzati in seguito a convenzioni urbanistiche e
destinati alla locazione a canone sociale verranno assegnati a
persone con disabilità, nuclei familiari numerosi e anziani che
hanno fatto domanda di casa popolare, senza ottenerla.
“Stiamo
lavorando - ha commentato l’assessore alle Politiche sociali e
abitative Gabriele Rabaiotti - per cercare in tutti i modi di
aumentare il numero degli alloggi disponibili e incrementare così le
possibilità di accesso alla casa per rispondere al bisogno abitativo
soprattutto dei nuclei più fragili, già riconosciuti idonei ad
accedere ai servizi pubblici. Semplifichiamo e velocizziamo le
procedure d’assegnazione e, nel contempo, cerchiamo di superare i
limiti storici del patrimonio pubblico esistente che, per le sue
caratteristiche strutturali, fatica ad incontrare e soddisfare le
necessità delle famiglie in cui sono presenti persone con disabilità
o tanti figli e che hanno i requisiti per avere una casa popolare”.
In
sostanza, il Comune scorrerà la graduatoria dell’ultimo bando
utile per cui siano state esaurite le procedure di assegnazione
ordinaria e in cui vi siano nuclei già verificati e idonei. In via
prioritaria le assegnazioni andranno nell'ordine a nuclei con persone
con disabilità, a famiglie numerose (cinque o più componenti) o in
cui è presente almeno un anziano ultraottantenne.
Questa
procedura, appena approvata con delibera di Giunta, sostituisce fin
d’ora quella usata in precedenza, che prevedeva la pubblicazione di
appositi avvisi da parte della proprietà dell’immobile o dell’ente
gestore. Per le convenzioni già in essere la nuova procedura verrà
applicata agli appartamenti residui, ovvero quelli che, nonostante
l'avviso promosso dall'operatore, non risultano ancora assegnati.
È
il caso, ad esempio, dei 62 alloggi ancora liberi nei complessi
residenziali sull’area di via Rizzoli e tra le vie Sordello e
Cascina Merezzate, frutto di un’operazione immobiliare partita nel
2008: allora il Comune di Milano approvò la concessione in diritto
di superficie novantennale di alcune aree di sua proprietà
nell’ambito della programmazione per lo sviluppo di edilizia
residenziale a canone sociale, moderato e convenzionato. La
convenzione urbanistica stipulata con REDO SGR Società Benefit,
subentrata nel frattempo ai precedenti operatori, prevedeva di
destinare un totale di 87 alloggi a canone sociale nell’ambito dei
due progetti: di questi, 62 sono gli alloggi residui che ora verranno
assegnati, come prima applicazione delle nuove regole, a chi - con
disabilità, in un nucleo numeroso o over 80 - ha già presentato
domanda di casa popolare e attende in graduatoria.