“Costruire la pace è responsabilità di ciascuno di noi”

Il messaggio del Sindaco Andrea Orlandi alla fiaccolata cui hanno partecipato seicento persone

Circa seicento persone hanno partecipato nel pomeriggio del 20 gennaio alla fiaccolata per la pace organizzata dal Comune di Rho, Associazione Multiculturale Oasi, Consiglio Migranti Rho, Lega culturale islamica italo araba e Pastorale Migranti della zona IV della Diocesi di Milano. Presenti Sindaci e rappresentanti dei 17 comuni che hanno aderito: Arluno, Arese, Baranzate, Bollate, Cesate, Cornaredo, Garbagnate, Lainate, Novate Milanese, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana  Milanese, Senago, Settimo Milanese, Solaro, Vanzago.

Il corteo, aperto da studenti dell’Istituto tecnico Mattei con i loro striscioni, ha coinvolto diverse realtà, tra cui la Lega culturale islamica italo araba e gruppi di altri Comuni, da Saronno al Magentino.

Tema della Giornata è stato “Senza accoglienza non può esserci pace”. Dopo avere ascoltato testimonianze su alcune esperienze di accoglienza in Auditorium, la fiaccolata è partita da via Meda per raggiungere piazza San Vittore, passando dalle vie Garibaldi, Dante e Matteotti. Davanti al Tourist Infopoint, l’intervento di don Fabio Verga, alla guida del Decanato di Rho, che ha ricordato il pensiero sulla pace di don Tonino Bello, e quello del Sindaco Andrea Orlandi.

Non riesco a vedere fino in fondo i video sulle atrocità del conflitto israelo-palestinese – ha detto Orlandi – Non riesco a vedere i video di bambini soli, impauriti, che portano sulla loro pelle i segni di esplosioni avvenute vicino a loro. Non riesco a vedere un video in cui una mamma che scappa con in braccio il suo bambino viene colpita da un cecchino e cade senza vita: il bimbo non capisce cosa succede o forse lo capisce troppo bene e la sua vita non sarà mai come prima.  Non riesco a vedere le violenze sulle donne, private nel più profondo della loro dignità. Non riesco a vedere uomini esultare per avere ucciso altri uomini o saccheggiare spazi e memoria di altri popoli. No, non riesco! Mi nasce dentro una inquietudine forte. Come saranno le vite delle persone che hanno subito violenze inaudite? Quanto odio susciteranno questi eventi? Quanto odio coverà quel bimbo cui hanno ucciso la mamma in mezzo a una strada di una città distrutta? E le donne violate e maltrattate come vivranno? E gli uomini che hanno ucciso non saranno presi da un risveglio delle loro coscienze?”.

Tante domande senza risposta ma il bisogno di continuare a interrogarsi: “Negli incontri che vivo da Sindaco incontro bambini e giovani carichi di sogni; adulti che creano famiglie e relazioni forti; anziani che raccontando la loro storia regalano sempre speranze di futuro. Sono i sogni a farci muovere dei passi, ma la condizione per realizzarli è vivere in una società di pace. La pace è una responsabilità di ciascuno. Pace, come dice il presidente Mattarella, è “vivere bene insieme, rispettandoci, riconoscendo i diritti dell’altro, consapevoli che la libertà degli altri completa la nostra libertà”. Questo sia il nostro impegno, l’impegno di ciascuno di noi: siamo chiamati a promuovere e a diffondere il valore della pace nelle nostre comunità. Come diceva il cardinal Martini “non ci sarà pace nel mondo finché non regnerà in Palestina e Israele una piena pace”. Sforzarsi di trovare pace in quella terra avrà ripercussioni su tutto il pianeta. Ciascuno faccia la sua piccola parte”.

Angela Grassi 

Portavoce del sindaco - Comune di Rho

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