Giornata europea dei Giusti

Il saluto della Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi

Di seguito il saluto della Presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, in occasione dell'incontro di oggi a Palazzo Marino per le celebrazioni della Giornata europea dei Giusti.

"Buon pomeriggio a tutte e tutti,
ringrazio e saluto la Senatrice Segre, la ministra Cartabia, l'onorevole Boldrini, il Presidente Nissim e tutte le persone intervenute. 
Questa mattina per me è stato un onore partecipare per la prima volta da Presidente del Consiglio comunale alla cerimonia che si è tenuta all'Albero della memoria e alla consegna delle pergamene per i Giusti. E lo stesso sentimento lo provo adesso.
Sono passati dieci anni da quando il Parlamento Europeo accolse l’appello di Gariwo per istituire la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo.
Dieci anni in cui a Milano e nel mondo, grazie al lavoro di tanti, sono nati i Giardini dedicati ai Giusti, dove sono rifiorite le storie di chi ha speso la propria vita per gli altri. Storie a volte conosciute, spesso nascoste, ma di cui il mondo ha evidente bisogno per emanciparsi dalla cultura dell'odio, dell'intolleranza, della violenza. Oggi più che mai. Purtroppo.
Il tema di quest’anno è: "Prevenire i genocidi e le atrocità di massa. Le storie dei Giusti contro il silenzio e l’indifferenza". Un titolo straordinariamente attuale, per una giornata che ovviamente guarda alla guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina.
È incredibile quanto siano recidivi certi potenti, certi governi nel mondo, quanto la Storia sembri non aver insegnato nulla a chi si impone con la forza sugli altri, a chi sostituisce il dialogo, la politica, la diplomazia con la violenza, che è la via più veloce per risolvere certi problemi ma anche la più sbagliata.
È in momenti come questo, di sconforto per tutti, che bisogna impegnarsi con maggior forza nell'opera di custodia e diffusione della Memoria, nella divulgazione e nella conoscenza delle vite e degli esempi dei Giusti.
Il fatto che il mondo ricada sempre nello stesso errore non deve farci pensare che quanto fatto finora sia stato inutile. Anzi. Un conto sono le decisioni di alcuni governi, un altro i sentimenti dei popoli. Se oggi in centinaia di migliaia manifestano contro la guerra, è anche grazie all'esempio dei Giusti e delle donne e degli uomini di pace che hanno speso, e a volte perso, la vita per la pace.
Loro non sono simboli, sono fari, sirene, luci che indicano la strada da seguire. Per questo il nostro impegno per mantenere vive le loro storie deve essere grande, perché nulla si rinnova se non è alimentato.
Milano, che dei Giusti è la capitale, per la memoria ha fatto e sta facendo molto. In questo senso, l'impegno di questa Amministrazione è grande e continuerà a crescere.
Prima di chiudere, come altri hanno già fatto prima di me, vorrei ricordare con un applauso David Sassoli, che tanto ha fatto in Italia e soprattutto in Europa per questa giornata e per la promozione dei valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.
A lui, ancora una volta, il nostro grazie e il nostro ricordo.

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