Premio Milano Donna 2021. Dai progetti vincitori percorsi di autonomia, indipendenza, integrazione e partecipazione
- 29 luglio 2021 Dal Comune
Premiate le associazioni che nei nove municipi hanno favorito la crescita personale e collettiva delle donne
Si è tenuta il 28 luglio in Sala Alessi, a Palazzo Marino, la consegna del secondo ‘Premio Milano Donna’ alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, della delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere Daria Colombo, della calciatrice Regina Baresi, madrina dell’evento, e dei rappresentanti dei nove municipi.
Il premio prevede un contributo di 2mila euro.
“Anche quest’anno il Comune di Milano ha messo a disposizione di ciascun Municipio un contributo economico da assegnare al progetto migliore a sostegno delle donne – ha spiegato Daria Colombo. – Per la prima edizione del premio siamo stati costretti a organizzare la consegna ‘a distanza’, mentre oggi siamo qui insieme nella ‘casa dei milanesi’ e questo valorizza l’iniziativa e rende merito al lavoro delle associazioni. Il Premio Milano Donna è una delle molte azioni che abbiamo messo in campo in questi anni per fare di Milano una città attenta alle pari opportunità di genere e vicina alle piccole realtà che lavorano per questo obiettivo con impegno straordinario nei quartieri”.
“La presenza delle associazioni – ha affermato il sindaco Sala – ci fa toccare con mano l’incredibile lavoro che è stato fatto nei quartieri a favore delle donne, anche nel difficile periodo del ‘lockdown’. I progetti che premiamo oggi hanno mirato a favorire l’integrazione nel tessuto sociale, a promuovere l’autonomia e l’indipendenza, a prevenire la piaga dei maltrattamenti e della violenza tra le mura domestiche. Progetti che hanno portato benefici alle donne e indirettamente hanno rappresentato un supporto alle famiglie, realizzando quella rete di sostegno e prossimità insostituibile nei quartieri”.
L’associazione ‘Telefono Donna onlus’, da decenni impegnata nel contrasto alla violenza di genere, ha ottenuto riconoscimenti in ben cinque municipi.
Nel Municipio 2 con un progetto, “Indipendente”, rivolto alle donne che ‘amano troppo’ per consentire loro di superare la dipendenza affettiva attraverso il recupero dell’autostima.
Nei municipi 4, 5 e 9, l’associazione ha realizzato una serie di incontri guidati da esperti per offrire sostegno e prevenire maltrattamenti e violenza.
Infine nel Municipio 6, l’intervento progettuale ha avuto come focus la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo con incontri nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile. Il Municipio 3 ha scelto di premiare il progetto “Donne dal mondo, nel mondo” dell’associazione ‘COGESS’, rivolto alle donne straniere per rafforzarne la partecipazione alla vita della collettività. L’organizzazione di volontariato ‘ITAMA’ (Italiano per mamme) è stata premiata nel Municipio 7 per aver offerto corsi gratuiti di lingua italiana per favorire l’integrazione delle donne straniere.
Il Municipio 8 ha scelto l’associazione culturale Errante’ che con il progetto “ITINERARI-e” ha realizzato percorsi di benessere e conoscenza di sé attraverso i luoghi del Municipio.
I Centri Milano Donna
A ciascun Municipio il proprio Centro Milano Donna.
Sono già sei quelli attivi in città, a partire dal primo, che ha inaugurato tre anni fa nel Municipio 8, in via degli Appennini, quartiere Gallaratese. Seguìto, sempre nel 2018, dal Centro di viale Faenza alla Barona, nel Municipio 6. Nel 2019 è stato aperto il Centro del Municipio 2, in via Sant’Uguzzone e, nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021, in piena pandemia, sono stati inaugurati il Centro Milano Donna del Municipio 3, in via Narni 1 (quartiere Crescenzago-Rizzoli), il CMD del Municipio 4 in via Oglio 18 (Corvetto), e il CMD del Municipio 5 in via Savoia 1 (piazza Abbiategrasso).
A settembre partiranno le attività nel Centro Milano Donna del Municipio 9, in via Ciriè, a Niguarda. Dopo l’estate, il Municipio 7 assegnerà all’associazione vincitrice del bando il CMD di via Fleming 19, a San Siro. Anche il Municipio 1 avrà il proprio Centro; il consiglio ha di recente approvato all’unanimità la proposta di realizzarne uno.
In tutto nel 2020 e nei primi sei mesi del 2021, i Centri attivi hanno avuto contatti e seguito circa 1.500 donne e 120 bambini. Durante la pandemia, molte delle attività in essere sono state ridefinite a distanza, in modo da garantire continuità.