AVEVO SCRITTO A UNA COLLABORATRICE DEL GIORNALE
- 25 aprile 2020 Editoriali
25 aprile - Per me oggi giornata no - spero passi - ma sono un partigiano e continuo sino alla libertà o alla morte: giustizia e libertà
E lei mi ha risposto
Non c' è bisogno di fare coraggio a un Partigiano...
Quando ero piccola ho avuto una tata e sono rimasta in ottimi rapporti fino alla sua morte. Alcuni anni fa il 25 aprile ero andata all'ospedale a trovarla.
Ada, quello il suo nome, era stata operata per l'asportazione di un tumore alla lingua, non poteva parlare, ma stava già un pochino meglio.
Aveva un blocchetto tra le mani e con quello si relazionava con gli altri.
Prese la penna e scrisse: Oggi è la mia festa. Io sono una partigiana.
Era una staffetta in bicicletta sulle montagne del Lago Maggiore.
Lottò e la vita le regalò ancora anni sereni. Spesso ripenso a quell'episodio e mi sento più forte!
Ada, una donnina stropicciata di rughe, senza parlare, mi ha insegnato a vivere.
Ada, quello il suo nome, era stata operata per l'asportazione di un tumore alla lingua, non poteva parlare, ma stava già un pochino meglio.
Aveva un blocchetto tra le mani e con quello si relazionava con gli altri.
Prese la penna e scrisse: Oggi è la mia festa. Io sono una partigiana.
Era una staffetta in bicicletta sulle montagne del Lago Maggiore.
Lottò e la vita le regalò ancora anni sereni. Spesso ripenso a quell'episodio e mi sento più forte!
Ada, una donnina stropicciata di rughe, senza parlare, mi ha insegnato a vivere.