Calda estate
- 07 luglio 2015 Editoriali
Il caldo, da sempre, condiziona la vita dell’uomo. Molti non lo sopportano, e i medici consigliano di prestare molta attenzione.
Durante l’estate in alcuni periodi fa veramente caldo. La sensazione è quella di avere un asciugacapelli puntato addosso. Il fenomeno meteorologico, denominato “ondata di calore”, si manifesta quando c’è molta umidità ed è caratterizzato da elevate temperature. A correre maggiori rischi per gravi danni alla salute sono sopratutto i bambini, le donne durante la gravidanza, gli anziani e i malati cronici.
Monitorare la temperatura esterna
La cosa più importante da fare è quella di conoscere sempre, magari in maniera approssimativa, la temperatura giornaliera. Se non si hanno altri mezzi è sufficiente seguire i radiogiornali o i telegiornali che tutti i giorni fanno previsioni sul meteo.
Quando il caldo rappresenta un pericolo
La temperatura esterna supera i 32/35 gradi con un’umidità correlata pari al 30%.
La temperatura interna supera quella esterna perché l’ambiente dove ci si trova è poco ventilato oppure i tetti o i solai non sono ben isolati.
Quali precauzioni prendere?
Bere, soprattutto acqua a temperatura ambiente, senza attendere lo stimolo della sete.
Negli anziani il senso del caldo, del freddo e della sete sono attenuati.
Per questo motivo coloro che li seguono devono invitarli a bere, anche quando non ne hanno voglia.
Il rischio è la disidratazione.
Non bere alcolici, caffè, bevande zuccherate.
Nelle ore di maggior caldo, tra le 11 e le 18, stare in ambienti riparati dal sole, attivando, se lo si ha, il condizionatore, oppure recarsi in zone ombreggiate e fresche.
Se, invece, non si ha la possibilità di condizionare l’ambiente domestico, fare bagni o docce oppure recarsi in luoghi vicini dove l’aria condizionata è attivata (centri commerciali – supermercati).
Il refrigerio ottenuto aiuta l’organismo quando si torna nei luoghi accaldati.
L’abitazione va ventilata nelle ore serali o notturne. Durante il giorno le tapparelle vanno tenute abbassate. Indossare indumenti leggeri, di colore chiaro, di tessuto non sintetico e non aderenti per permettere la circolazione dell’aria sul corpo.
Evitare esercizi fisici all’aperto o in luoghi non condizionati.
Evitare l’esposizione diretta al sole. Se non è possibile indossare cappelli leggeri a tesa larga, portare occhiali da sole e sulla pelle applicare creme ad alta protezione.
Non sostare in automobili sotto il sole e non lasciare chiusi dentro bambini o anziani.
Consumare cibi leggeri e frutta e verdura abbondantemente perché contengono acqua, vitamine e sali minerali.
Evitare gli insaccati, i cibi fritti e gli alimenti molto grassi, molto salati o molto zuccherati perché possono determinare uno squilibrio idrosalino.
Moderare il consumo di alcolici e di birra perché determinano l’aumento della sudorazione e della sensazione di calore e la conseguente disidratazione.
Pasta e riso vanno consumati normalmente. Particolarmente indicato è il consumo di pesce.
Il colpo di calore
Il colpo di calore non è altro che l’aumento della temperatura corporea.
Il colpo di calore si differenzia dalla febbre perché la febbre è la risposta dell’organismo a un’infezione a prescindere dalle condizioni climatiche.
I rischi aumentano per i malati cronici, non solo anziani, che soffrono di patologie come il diabete, l’insufficienza renale o cardiaca.
Con la perdita dei liquidi aumenta la concentrazione dei farmaci nell’organismo con il conseguente potenziamento dei loro effetti.
Ad esempio i diuretici aumentano la disidratazione e un conseguente abbassamento della glicemia.
Un elevato consumo di bevande zuccherine, invece, produce l’effetto opposto; aumento della glicemia.
Per questo motivo, ai primi sbalzi della temperatura, è opportuno rivolgersi al proprio medico.
Il medico indicherà i giusti accorgimenti.
I sintomi del colpo di calore
Affaticamento e crampi muscolari - Senso di mancamento – Cefalea – Vertigini – Convulsioni – Disorientamento - Agitazioni e confusione mentale – Tachicardia - Cute secca non sudata con alta temperatura corporea.
Cosa fare in caso di emergenza?
La prima cosa da fare è chiamare i soccorsi (ambulanza).
In attesa dell’arrivo far sdraiare la persona in posizione supina in un luogo fresco e ventilato.
Sollevare le gambe e fare delle spugnature di acqua fredda. Se la persona è cosciente fargli bere liquidi (escludere caffè o alcolici).
In caso di contrazioni o spasmi incontrollabili fare attenzione che la persona non si ferisca.
Evitare di farla bere o mangiare. In caso di vomito controllare che la via respiratoria rimanga aperta girando la persona su un fianco.