Calda estate

Il caldo, da sempre, condiziona la vita dell’uomo. Molti non lo sopportano, e i medici consigliano di prestare molta attenzione.

Durante l’estate in alcuni periodi fa veramente caldo. La sensazione è quella di avere un asciugacapelli puntato addosso. Il fenomeno meteorologico, denominato “ondata di calore”, si manifesta quando c’è molta umidità ed è caratterizzato da elevate temperature. A correre maggiori rischi per gravi danni alla salute sono sopratutto i  bambini, le donne durante la gravidanza, gli anziani e i malati cronici.
Monitorare la temperatura esterna
La cosa più importante da fare è quella di conoscere sempre, magari in maniera approssimativa, la temperatura giornaliera. Se non si hanno altri mezzi è sufficiente seguire i radiogiornali o i  telegiornali che tutti i giorni fanno previsioni sul meteo. 
Quando il caldo rappresenta un pericolo
La temperatura esterna supera i 32/35 gradi con un’umidità correlata pari al 30%.
La temperatura interna supera quella esterna perché l’ambiente dove ci si trova è poco ventilato oppure i tetti o i solai non sono ben isolati.
Quali precauzioni prendere?
Bere, soprattutto acqua a temperatura ambiente, senza attendere lo stimolo della sete. 
Negli anziani il senso del caldo, del freddo e della sete sono attenuati. 
Per questo motivo coloro che li seguono devono invitarli a bere, anche quando non ne hanno voglia. 
Il rischio è la disidratazione. 
Non bere alcolici, caffè, bevande zuccherate.
Nelle ore di maggior caldo, tra le 11 e le 18, stare in ambienti riparati dal sole, attivando, se lo si ha, il condizionatore, oppure recarsi in zone ombreggiate e fresche. 
Se, invece, non si ha la possibilità di condizionare l’ambiente domestico, fare bagni o docce oppure recarsi in luoghi vicini dove l’aria condizionata è attivata (centri commerciali – supermercati). 
Il refrigerio ottenuto aiuta l’organismo quando si torna nei luoghi accaldati.
L’abitazione va ventilata nelle ore serali o notturne. Durante il giorno le tapparelle vanno tenute abbassate. Indossare indumenti leggeri, di colore chiaro, di tessuto non sintetico e non aderenti per permettere la circolazione dell’aria sul corpo. 
Evitare esercizi fisici all’aperto o in luoghi non condizionati. 
Evitare l’esposizione diretta al sole. Se non è possibile indossare cappelli leggeri a tesa larga, portare occhiali da sole e sulla pelle applicare creme ad alta protezione. 
Non sostare in automobili sotto il sole e non lasciare chiusi dentro bambini o anziani. 
Consumare cibi leggeri e frutta e verdura abbondantemente perché contengono acqua, vitamine e sali minerali. 
Evitare gli insaccati, i cibi fritti e gli alimenti molto grassi, molto salati o molto zuccherati perché possono determinare uno squilibrio idrosalino. 
Moderare il consumo di alcolici  e di birra perché determinano l’aumento  della sudorazione  e della sensazione di calore e la conseguente disidratazione. 
Pasta e riso vanno consumati normalmente. Particolarmente indicato è il consumo di pesce.
Il colpo di calore
Il colpo di calore non è altro che l’aumento della temperatura corporea. 
Il colpo di calore si differenzia dalla febbre perché la febbre è la risposta dell’organismo a un’infezione a prescindere dalle condizioni climatiche. 
I rischi aumentano per i malati cronici, non solo anziani, che soffrono di patologie come il diabete, l’insufficienza renale o cardiaca. 
Con la perdita dei liquidi aumenta la concentrazione dei farmaci nell’organismo con il conseguente potenziamento dei loro effetti. 
Ad esempio i diuretici aumentano la disidratazione e  un conseguente  abbassamento della glicemia.  
Un elevato consumo di bevande zuccherine, invece, produce l’effetto opposto; aumento della glicemia. 
Per questo motivo, ai primi sbalzi della temperatura, è opportuno rivolgersi al proprio medico. 
Il medico indicherà i giusti accorgimenti. 
I sintomi del colpo di calore
Affaticamento e crampi muscolari - Senso di mancamento – Cefalea – Vertigini – Convulsioni – Disorientamento - Agitazioni e confusione mentale – Tachicardia - Cute secca non sudata con alta temperatura corporea.
Cosa fare in caso di emergenza?
La prima cosa da fare è chiamare i soccorsi (ambulanza). 
In attesa dell’arrivo far sdraiare la persona in posizione supina in un luogo fresco e ventilato. 
Sollevare le gambe e fare delle spugnature di acqua fredda. Se la persona è cosciente fargli bere liquidi (escludere caffè o alcolici). 
In caso di contrazioni o spasmi incontrollabili fare attenzione che la persona non si ferisca. 
Evitare di farla bere o mangiare. In caso di vomito controllare che la via respiratoria rimanga aperta girando la persona su un fianco.

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