LEGGE DI BILANCIO E DEF
- 25 settembre 2019 Editoriali
Si lavora alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza in vista della prossima manovra
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, l'erede di Tria, sta
lavorando alla Legge di Bilancio delineandone i limiti e chiarendo che
non si sarebbe trattato di una manovra restrittiva che considerava assai
negativa. Giovedì 26 e venerdì 27 settembre verrà messa al vaglio del
Consiglio dei ministri la Nota di aggiornamento al Documento di economia
e finanza (Nadef)
per creare i presupposti per una manovra espansiva anche grazie alla ritrovata armonia con Bruxelles.
Come riporta La Repubblica, la prossima Legge di Bilancio sarà di
circa 30 miliardi di cui 23,1 destinati alla sterilizzazione dell’Iva, 2
per le spese indifferibili e circa 5 per l’operazione cuneo fiscale,
tanto cara all’esecutivo e, per questo, ribadita a doppia voce sia
sponda Pd sia M5S.
Proprio nell’ottica di fronteggiare le “spese”, entra in gioco una
richiesta di flessibilità a Bruxelles di circa 0,6 punti di Pil cioè
10,8 miliardi che comporterà che l’attuale deficit-Pil tendenziale, cioè
senza toccare nulla, che segna l’1,5 per cento salirà in zona 2-2,1 per
cento o intorno a questa cifra. Le stime di crescita dovrebbero
allinearsi verso un +0,4%, ma sempre Repubblica riporta che grazie
all’effetto espansivo sul Pil della manovra, la crescita potrebbe
raggiungere 0,5-0,6%.
A dare una boccata di ossigeno al Governo, il “regalo” inaspettato
che arriverà dalla minore spesa – un tesoretto consistente – per la
discesa dello spread, ma bisognerà comunque andare a caccia di risorse,
circa 15 miliardi, tra spending review, revisione degli sgravi fiscali e
lotta all’evasione, una via indicata più volte dal Presidente del
Consiglio, anche da New York, in occasione dell’Assemblea Onu.
edb