PER NON CONTINUARE A CASCARE
- 12 giugno 2019 Editoriali
Non si deve più perdere tempo
Quello che stiamo attraversando è, in ambito sociale, un periodo di decadenza e di grande confusione. Questa situazione ha determinato forti crisi d'identità e un notevole crollo di valori.
A causare il fenomeno pare sia la mancanza di punti di riferimento: quei solidi spunti che sanno consigliare, fornire una spiegazione per ogni cosa che accade e che svolgono la funzione di veri e propri coach. La mancanza di punti di riferimento genera smarrimento, insicurezza, sfiducia nel presente e nel futuro e la conseguente spasmodica ricerca di nuove verità.
I primi a non essere più un punto di riferimento sono i partiti politici, i loro rappresentanti e le varie ideologie. In alternativa sono sorti i populismi, che cavalcano l'onda dei desideri e delle paure dei cittadini ma, rispetto ai partiti, offrono solo speranze e non certezze.
Il Capitalismo, basato sulla crescita continua, colpito da una serie di crisi economiche, ha cominciato a scricchiolare, mostrando le proprie pecche e le proprie mancanze. Il problema è, però, che nessuno sa proporre e perseguire un'alternativa valida e realizzabile.
I maschi non corteggiano più le femmine direttamente, ma virtualmente sui vari social, innamorandosi di una loro fotografia, quasi sempre, di un'altra donna più bella. Il risultato è che questo tipo di incontri all'inizio sembra che li agevoli ma poi, proprio per la loro tipologia, aumentano i dubbi, rendendoli ancora più insicuri.
I calciatori non sono più attaccati alla maglia e, per una manciata di euro in più, sono pronti a cambiare squadra. Tale cambiamento dimostra che, quando un calciatore va a giocare con una squadra da sempre acerrima avversaria, quello che si verifica è un crollo totale di valori e non la sola canonica operazione di marketing.
Gli uomini, quando vengono lasciati, non accettano il rifiuto e, dopo aver tentato inutilmente la riconciliazione, prima uccidono l'ex partener e poi si suicidano. Per non dire di quando uccidono anche i loro figli. Questa forma di omicidio-suicidio è completamente assurda ed è scatenata dalla violenza sessista da sempre radicata nell'uomo. Secondo tale violenza l'uomo può maltrattare, picchiare e lasciare la propria donna ma non ricevere da lei lo stesso trattamento. Il gioco d'azzardo è in continuo aumento. Esiste la possibilità di scomettere su qualsiasi evento e in tutto il mondo. Il gioco d'azzardo è stato legalizzato e nei luoghi dove si può scommettere c'è sempre esposto un cartello che recita "Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenze patologiche". L'evidente contraddizione è che lo Stato prima si assicura le notevoli entrate economiche e poi avverte, cinicamente, dei rischi alla salute.
La cannibis è stata legalizzata con l'intento di ridurre la vendita illegale. Peccato che, in questo modo, si generano futuri clienti per le mafie che venderanno gli altri tipi di droghe.
Quante contraddizioni, quante vane soluzioni. Non è certo piacevole vivere in un mondo dove l'onestà non si sa più cosa sia e dove a trionfare è il motto 'Furbo è meglio'. Ma, sopratutto, la cosa più triste è che le persone non si rispettano più tra loro e che, per il minimo screzio, sono sempre pronte a farsi la guerra. Evviva il mondo di prima: forza vecchi punti di riferimento, che qualcuno ci ripensi e vi ricostituisca. Ma in fretta, mi raccomando, perchè non c'è più tempo da perdere.
Flavio Fera