DAL MAGO ZURLÌ ALLA GENERAZIONE ALPHA

Musica e parole degli ultimi 60 anni d'italia raccontati con le canzoni dello Zecchino d’oro

(ingresso su invito)

Nell’ambito della MILANO MUSIC WEEK martedì 21 novembre alle ore 16.00 nell’hub MOYSA (Via Watt 32, Milano, sala grande) SONY MUSIC ENTERTAINMENT ITALY e ANTONIANO organizzano il panel “DAL MAGO ZURLÌ ALLA GENERAZIONE ALPHA. MUSICA E PAROLE DEGLI ULTIMI 60 ANNI D'ITALIA RACCONTATI CON LE CANZONI DELLO ZECCHINO D’ORO”.

I relatori dell’incontro sarannoper lo Zecchino d’Oro il responsabile Kids Factory Antoniano FABRIZIO PALAFERRI e l’autrice Kids Factory Antoniano ANGELA SENATORE e per Sony Music Italy il Direttore Catalogo LUCA FANTACONE e il Direttore Digital, Sales & Business Development LINO PRENCIPE.

Dal 1959 lo Zecchino d’Oro è interprete e specchio del proprio tempo. Il panel verterà sul racconto di oltre sessant’anni di evoluzione del festival della canzone per l’infanzia più longevo al mondo ma anche sulla storia, sorprendente e inaspettata, del linguaggio e del costume d’Italia.

Dai 45 giri nel mangiadischi di plastica arancione alle oltre 2 miliardi di views su YouTube, dalla tv in bianco e nero a una pluralità di contenuti musicali disponibili su tutte le piattaforme di streaming, lo Zecchino d’Oro ha fatto e fa cantare generazioni di italiani

Ma attraverso quale musica? Quali parole? Quale approccio professionale? Una canzone non è solo una canzone: è un percorso che segue linee guida precise, richiede oggi una molteplicità di declinazioni (come videoclip, cartoni animati, contenuti social) e poggia su una strategia e su un pensiero che allo Zecchino d’Oro hanno al centro, sempre, il rispetto per i bambini e per il loro vissuto.

Ma una canzone è anche il racconto del proprio tempo e sono molti gli esempi, alcuni noti e altri sconosciuti ai più. 

Nel 1968 quell'orecchiabile motivetto di “Quarantaquattro gatti che riprende la tabellina un po' ostica del 6 - sei per sette quarantadue più due quarantaquattro - è una metafora riuscitissima dell’onda lunga della contestazione che percorre l'Europa, con i felini che marciano in cortile baffi attorcigliati e code dritte dritte per rivendicare migliori condizioni di vitto e alloggio.

Nel 1992, l'anno di mani pulite, a vincere è “Un giallo in una mano, cronistoria del furto di un anello e dell’arresto del pollice che “siccome era più il grosso / rubava a più non posso”?

E non è certo per caso che negli ultimi anni si canti di orsi polari cui si sta sciogliendo la casa e di cicale e formiche che vorrebbero un ventaglio.

Una canzone ha anche il linguaggio del proprio tempo.

Potremmo mai cantare, oggi, come avveniva nel 1981, della zia Nena "grassa come una balena” che "sotto lo scialle ciondolone nasconde un sederone che un maremoto fa"?

A raccontare l’Italia e gli italiani di questi ultimi 64 anni gli autori che hanno firmato i brani dello Zecchino d’Oro.  Per citarne alcuni: Pino Daniele, Renato Zero, Lucio Dalla, Fabio Concato, Mogol, Edoardo Bennato, Biagio Antonacci, due Pooh su quattro, Giovanni Caccamo, Max Gazzè, Marco Masini, Claudio Baglioni e Loredana Bertè. E tanti altri big della musica che si sono aggiunti negli anni ai tantissimi autori specialisti della canzone per bambini per dare vita a una library musicale di oltre 832 brani.

 

Sito web Zecchino d’Oro zecchinodoro.org

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