IL “DIRITTO DI RIDERE” DEL MILANO CLOWN FESTIVAL PROVOCA LA CITTA'
- 02 marzo 2017 Eventi
Il festival internazionale sul nuovo clown e teatro di strada è alla sua dodicesima edizione e a braccetto con il Carnevale Ambrosiano si permette “semel in anno insanire”.
Artisti e compagnie di “nuovo circo” provenienti da tutto il mondo sono pronti ad animare la città fino al 4 marzo con oltre 80 artisti e 130 appuntamenti in ventuno luoghi tra spettacoli, concerti, eventi speciali, incontri dedicati ai più piccoli e alle scuole. La Scuola di Arti Circensi e Teatrali, ideata e diretta da Maurizio Accattato, promuove l’iniziativa di Milano Clown Festival coinvolgendo tutti in eventi a ingresso libero e “uscita consapevole”. La provocazione di questa dodicesima edizione, il fil rouge degli eventi è “Il Diritto di Ridere”: questo sarà il messaggio «lanciato agli esseri umani, che dovrebbero rivendicare per legge la possibilità di dimenticare le brutture di un tempo povero di spirito, dove più è forte la lotta per la sopravvivenza materiale, maggiore è il coraggio che ci vuole per poter ridere», - spiegano gli ideatori.
Una provocazione all’amore che il festival porterà in giro con grandi artisti come il buffone-filosofo Leo Bassi, Enrico Bonavera, Arlecchino, figlio artistico di Ferruccio Soleri, Carlo Cialdo Capelli, musicista e storico collaboratore di Giorgio Gaber ma anche con la presenza-lascito del sempre vivo maestro Dario Fo, a cui è dedicata l’edizione del 2017. Oltre a proporre i loro nuovi spettacoli al pubblico del festival, questi artisti saranno protagonisti in un incontro pubblico sul tema “il ruolo del buffone oggi”: un confronto aperto a pochi mesi dalla scomparsa di Fo.
I luoghi, cuore del festival, sono nel quartiere Isola sia all’aperto che al chiuso. Simbolo della manifestazione: il Circo PIC, quest’anno allestito presso i Giardini Mendel in viale Restelli, di fronte al Palazzo della Regione, e il Circo Bussa presso il Cavalcavia Bussa. Si aggiungono altre location tutte in zona Isola: da piazza Minniti al Teatro Sala Fontana, Teatro Sassetti, Isola Pepe Verde, Osteria al 9, Pub 24, Frida, Sacro Volto, Sagrato di Santa Maria alla Fontana, e anche due asili della zona, La Giocomotiva e il nuovo Spazio Medionauta.
Il programma
Tra gli ospiti più attesi di quest’edizione c’è Leo Bassi, filosofo-buffone, come lui stesso si definisce, che è al festival da venerdì 3 marzo al Teatro Sala Fontana con un incontro-spettacolo dal titolo “Il ruolo del buffone, oggi”.
Leo Bassi è di nuovo protagonista in Piazza Duomo sabato grasso: l’artista con Moriss e i suoi PIC, i giovanissimi performer della Casa dell’ArtEducazione e i ragazzi del Sead, dà vita a un flash-mob, omaggio in chiave irriverente a Dario Fo. Nell’occasione, tutti gli artisti e le compagnie presenti al festival occupano le quattro postazioni dell'arte di strada in centro (Piazza Duomo, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Mercanti) con i loro spettacoli, per ribadire il messaggio di Dario Fo che, nel 2009, aveva dichiarato: “clown, giocolieri, saltimbanchi di tutto il mondo, unitevi e venite a Milano. Questa città ha bisogno di voi per farvi beffa del re!”. E sempre Leo Bassi conclude la XII edizione del festival al Teatro Sala Fontana con il suo ultimo spettacolo “Requiem per l’innocenza”.
Tra le compagnie ufficiali, c’è la danese Dansk Rakkerpak, che ritorna al festival dopo la vittoria del premio della Giuria nella scorsa edizione con lo spettacolo “Rickshaw”, storia di uno scatenato autista di risciò e del suo stralunato cliente occidentale. Quest’anno largo spazio agli artisti tedeschi, in passato poco presenti al festival: tra di loro Die Buschs, duo di padre e figlio che rende omaggio ai grandi del passato e al vaudeville, in un mix di comicità condita con un pizzico di magia. In scena anche il Duo Desolato, due clochard alla ricerca di un circo che non trovano più.
Tra le compagnie in concorso ci sono anche gli spettacoli degli artisti specializzati in tecniche aeree e trapezi, il palo cinese, acrobati e clown di nuovo circo che nei giorni di festival si alternano nei tanti spazi a disposizione.
GIUSI DE ROMA