Braidense un incontro tra Oriente e Occidente
Continua alla Biblioteca Braidense la presentazione delle collezioni storiche che valorizzano il suo prezioso patrimonio. Dopo Egitto, Cina e Giappone, è la volta, dal 7 ottobre di “La lingua araba e l'editoria come luogo di incontro dal XVI al XVIII secolo”: attraverso 85 volumi della Pinacoteca, 8 opere da biblioteche italiane e 12 da raccolte private, l'esposizione racconta ai visitatori l'evoluzione della conoscenza e i rapporti culturali dell'Europa con l'Oriente.arabo dal Rinascimento fino all'Illuminismo.
- Una mostra - afferma James Bradburne, direttore di Brera e della Biblioteca Braidense - che, oltre a narrare una storia importante sulla lingua, la letteratura e le biblioteche, è una rassegna sulla traduzione, non solo rendere comprensibile un testo in un'altra lingua, ma nel senso più ampio di attraversare i confini, della cultura, della religione e della geografia-.
Si possono così ammirare le prime traduzioni del Corano in italiano, i libri liturgici, i catechismi in lingua araba, realizzati per le missioni in Oriente, promosse da Gregorio XV all’inizio del Seicento, e la prima traduzione moderna in latino del Corano, pubblicata nel 1698 da Ludovico Marracci, ma anche oggetti islamici del periodo mamelucco (Siria e Egitto XIV-XVI secolo) e Safavide (Iran XVII-XVIII secolo), con scritte in caratteri arabi. Attraverso un percorso articolato, in cui i pannelli sono tradotti e anche in arabo (per un maggiore coinvolgimento del pubblico straniero), si arriva alla sezione dedicata agli studi più recenti e alle traduzioni moderne in italiano del testo sacro dell’Islam.
Mettendo a fuoco l'impatto che il mondo arabo ebbe in vari campi, matematica, medicina, fisica, letteratura, e che oscillava tra condivisione e competizione, la mostra sa proporre il rapporto complesso tra Oriente.e Occidente, anche oggi al centro di dibattiti e conflitti, perché, continua Bradburne: -L'unico modo per affrontare le sfide sia capire come la civiltà le abbia affrontate nel passato. La lingua stessa è una porta aperta verso il futuro, uno strumento per comunicare, ma anche per cambiare atteggiamento: ogni lingua dà un colore diverso e noi nel conoscerla ci adattiamo e accogliamo un'altra cultura-.
A cura di Aldo Coletto e Marina Zetti, l'esposizione, aperta fino al 13 novembre, si avvale per ogni sezione di una curatela scientifica di altissimo livello.
Grazia De Benedetti
Pinacoteca Braidense – via Brera 28 - Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 12.30)
La prenotazione alla mostra è obbligatoria
pinacotecabrera.org; bibliotecabraidense.org – tel 02 72263401