Al via il progetto per la riqualificazione della Darsena

Nel mese di giugno un raggruppamento di imprese (Gi. Ma. Co., Emilio Giovetti, Ingeco, Rappo) ha vinto la gara d’appalto, bandita dalla società Expo, per la riqualificazione della Darsena, punto di incontro tra il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande.

Il progetto, che rientra nei piani per la riqualificazione urbanistica di Milano previsti dall’esposizione universale e che avrà il costo di 12,5 milioni di euro, prevede la pedonalizzazione di piazza XXIV Maggio, la demolizione e ricostruzione del mercato comunale e sopratutto una risistemazione dei Navigli mediante l’edificazione di pontili per l’ormeggio, giardini lungo le sponde e una passerella lungo il bacino idrico della Darsena che permetterà di osservarla dall’alto.

I lavori di rinnovamento cominceranno agli inizi di luglio e dovrebbero concludersi tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015.

Quest’area della città versava in uno stato di degrado dal 2004, in seguito a un piano del Comune che prevedeva la costruzione di un parcheggio sotterraneo da 700 posti.

Dopo alcune opere preliminari, che hanno influito sulla viabilità e soprattutto prosciugato una parte della Darsena, i lavori sono stati prima sospesi e in seguito annullati definitivamente, lasciando però l’area in pessime condizioni.

Ora, grazie a questo nuovo progetto, che rientra nel piano delle “Vie d’acqua”, cioè la ristrutturazione dei principali canali e dei bacini idrici di Milano e dintorni, questa zona della città diventerà, nelle parole di Giuseppe Sala, commissario di Expo, “uno dei segni concreti di rinnovamento che la manifestazione porterà alla città”.

Sempre Giuseppe Sala il 14 Giugno ha presenziato, insieme al Sindaco Giuliano Pisapia, all’incontro organizzato dalla società “Arexpo”, la proprietaria dei terreni sui quali si svolge l’esposizione universale, per discutere del futuro dell’area espositiva una volta concluso l’Expo.

Sul tavolo ci sono già alcune proposte, come l’edificazione di una città della scienza e della tecnica, di una città dello sport o della cittadella della Giustizia.

Un’altra idea, lanciata proprio nel corso di questo convegno, prevederebbe l’edificazione di un parco tematico sul cibo, con la conservazione di alcuni padiglioni stranieri che saranno costruiti per l’esposizione universale.

Comunque, per trovare nuove idee sul destino dell’area è stato lanciato, al termine di questo incontro, il bando “Manifestazione di interesse sul post Expo”, attraverso il qualche chiunque potrà esporre la sua proposta.

È stato intanto quasi raggiunto, con l’adesione delle isole Comore, l’obiettivo di 130 Paesi partecipanti che gli organizzatori di Expo si erano prefissati.

Proprio per il gran numero di Nazioni iscritte all’evento e per il numero considerevole di capi di Stato, di importanti personalità e di persone comuni che si troveranno a transitare a Milano nel 2015, il 20 giugno si è tenuto in Prefettura a Milano un incontro tra gli ufficiali di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo forestale per fare il punto sulla questioni connesse alla sicurezza durante i giorni di Expo.

L’intenzione è quella di dare vita a un grande Piano, da mettere in atto con il coordinamento dei vari Corpi militari, per garantire il normale svolgimento della manifestazione.

Il primo risultato ottenuto da questo vertice è il richiamo a Milano, durante i 6 mesi dell’esposizione, di 2000 agenti in più, che si andranno ad aggiungere alla forza di Polizia già di stanza in città e di 800 vigilantes dell’Expo.

L’intenzione è quella di avere una forza tale da fare fronte in modo rapido e preciso a ogni possibile minaccia che si dovesse presentare.

Infatti, in un momento in cui l’Italia avrà gli occhi di tutto il mondo puntati addosso è indispensabile impegnarsi al massimo per non fare figuracce davanti all’opinione pubblica globale.

Fabio Figiaconi