IL SANTO DEL GIORNO 17 luglio

IL SANTO DEL GIORNO 17 luglio
Sant'Alessio Mendicante, Protettore dei: mendicanti
ALTRI SANTI di oggi: San Chenelmo, Santa Edvige (Jadwiga), Sant' Ennodio di Pavia, San Fredegando, San Giacinto, Santa Giusta, San Koloman (Colman), San Leone IV, Santa Marcellina, Santi Martiri Scillitani, San Pietro Liu Ziyu, Santa Rufina, San Teodosio di Auxerre, Santi Zoerardo o Andrea e Benedetto.

Riportiamo quanto scritto su Sant'Alessio :

  "Santo Alesso fu figliuolo d'uno nobilissimo uomo di Roma, il quale aveva nome Eufemiano, il quale era il maggiore che visse nella corte dello Imperatore; ed era questo Eufemiano di tanta ricchezza e di tanta magnificenza, che continuamente aveva a suo servizio tremila donzelli, e' quali istavano vestiti di vestimenta di seta e cintole d'oro. Ed era costui tanto misericordioso inverso de' poveri, che ogni dì nella sua abitazione aveva tre mense di poveri pellegrini, d'orfani e di vedove ".Alessio era nato quando Eufemiano e sua moglie, Egle, erano già vecchi; era cresciuto virtuosamente e, giunto in età adatta, aveva preso per moglie una nobile e ricca fanciulla. La vigilia delle nozze, però,- si legge ancora,-" si tolse dalle sue stanze e partissi, e andonne occultamente al mare ".Giunse per mare a Edessa, in Asia Minore, dove si fece povero volontario. "Ciò che aveva portato seco, diede ai poveri - si legge - e vestendosi di panni di vestimenta vile, si stava cogli altri poveri sotto il portico della chiesa della Vergine Maria a ricevere la limosina; e della limosina che riceveva, quella che era a lui di necessità, prendeva per sé, e l'altro dava alli poveri bisognosi".Il padre lo fece ricercare invano, dai suoi tremila servitori, alcuni dei quali giunsero anche a Edessa, lo videro, ma non lo riconobbero. Pianto ormai per morto, Alessio restò a Edessa per diciotto anni; poi riprese il mare e tornò a Roma. Per andare fino in fondo sulla via deIl'umiliazione, si presentò alla casa paterna, fingendosi un povero pellegrino. Fu accolto con la consueta generosità, e ospitato in un sottoscala del palazzo. Vi restò, ignoto a tutti, altri diciassette anni.Sentendosi prossimo alla morte, versò su un foglio la propria confessione e aspettò, steso sotto la scala, il momento del trapasso. Quel giorno nella città, si udì una voce dal cielo dire: " Cercate l'uomo di Dio, che preghi per la città di Roma! ". " Cercate nel monte Aventino, in casa di Eufemiano ".Eufemiamo cercò, e con lui cercò l'Imperatore, detto Arcadio Onorio, e con loro cercò il Papa, Innocenzo. Non trovarono nessuno, finché si ricordarono del pellegrino nel sottoscala. Era morto, " e la sua faccia - si legge - risplendeva a modo d'uno angiolo". Dal foglio di carta che egli stringeva sul petto, venne conosciuta la verità, e cioè che il pellegrino sconosciuto a tutti era proprio Sant'Alessio, scomparso alla vigilia delle nozze e vissuto di elemosine nella casa del proprio padre".