IL SANTO DEL GIORNO 24 luglio

Santa Cristina di Bolsena Martire, Protettrice dalle: frecce, mole e serpenti

ALTRI SANTI di Oggi: San Charbel (Sarbel, Jerbello) Giuseppe Makhluf, San Baldovino (Balduino) da Rieti, Santi Boris e Gleb di Russia, San Declano, Sant'Eufrasia, San Fantino il Vecchio (o il Taumaturgo), San Giovanni Boste, San Giuseppe Fernandez, Santa Kinga (Cunegonda), Santa Sigolena, San Vittorino di Amiterno, San Liborio.

Cristina nacque sulle rive del lago di Bolsena dove suo padre Urbano era governatore e un mortale nemico dei cristiani. Non passava giorno senza che ne avesse qualcuno al suo tribunale. Dalle risposte dei Martiri, Cristina apprese le prime verità della fede. Istruita poi più profondamente da alcune píe donne, divenne un'ardente cristiana. Un giorno, presa da compassione alla vista di un gruppo di poveri che le chiedevano l'elemosina, spezzò tutti gli idoli d'oro e d'argento di suo padre e li distribuì a loro. Urbano, che già notava da qualche tempo il mutamento della figliuola, alla notizia portatagli dai servi, si confermò nel dubbio che essa fosse cristiana, e, pieno di collera, la fece chiamare. "È possibile - le disse - che la tua mano si sia azzardata a spezzare i nostri dei immortali? "Sono dei da burla - rispose Cristina - se basta una povera fanciulla per farli in pezzi !. Lascia, o padre mio, queste favole irragionevoli."Il padre crudele la fece battere con verghe e chiudere in prigione. Mandò i parenti più prossimi perché la piegassero ai suoi voleri, ma nulla ottenne. La condannò al fuoco e alla ruota contemporaneamente, ma Cristina non ne riportò alcun danno. Ordinò che fosse gettata nel lago con un sasso appeso al collo, ma essa tornò salva a riva. Nella notte seguente il padre morì. Succedutogli il preside Giuliano, la martire fu di nuovo arrestata e condannata al fuoco, ma, rimasta illesa per miracolo, fu fatta penetrare nella gabbia dei serpenti, poi le fu strappata la lingua, e finalmente condannata a essere trafitta con le frecce. Venne seppellita a Bolsena nella chiesa a lei dedicata, e nel 1880 Giovanni Battista De Rossi ne scoperse il sepolcro che conteneva ancora una parte delle sue reliquie. Altre reliquie della giovane Martire sono a Palermo e a Roma in S. Maria Maggiore.