GIOVANI DEMOCRATICI AL GOVERNO
- 16 aprile 2020 La voce delle forze politiche
Non siano i giovani a pagare la crisi
Le Federazioni dei Giovani Democratici scrivono una lettera al Governo perché non chiuda gli occhi sulla situazione di tanti giovani. Al centro del documento ci sono i 200mila tirocinanti extracurriculari, per i quali ad oggi non è previsto alcun sostegno economico.
"Con lo scoppio dell'emergenza Covid-19 - si legge nella lettera - tante Regioni hanno consentito (in alcuni casi obbligato) la sospensione o la terminazione anticipata dei tirocini, interrompendo il percorso e la retribuzione di quei tirocinanti. Non essendo lavoratori dipendenti, per loro non vi è né cassa integrazione né assegno di disoccupazione, e non sono beneficiari di alcuna forma di tutela emergenziale all’interno del Decreto. Ora che la loro retribuzione è sospesa - denunciano i giovani - in tanti devono comunque sostenere le stesse spese, che ricadono quindi sulle loro famiglie il cui reddito è stato in molti casi già danneggiato dall’emergenza COVID".
Queste le motivazioni che spingono oggi tante federazioni lombarde e d'Italia ad inviare un accorato appello al Governo affinché Stato e Regioni si adoperino per incentivare la continuazione dei tirocini in modalità agile e, nel caso non sia possibile, che venga riconosciuto loro un reddito di emergenza o qualsiasi altro strumento all'interno del cosiddetto "Decreto aprile".
"Non è giusto - ha affermato Paolo Romano Segretario dei GD Milano - che a pagare il prezzo più alto di questa crisi dobbiamo essere noi giovani. Il reddito di emergenza è un diritto che serve ad affermare la dignità del nostro lavoro. Si tratta di un bisogno sociale ed economico, ma è anche una necessità sanitaria per impedire che chi non può più pagarsi un affitto torni a casa con il rischio di portare il virus in famiglia".
A questo link bit.ly/2VCBZC9 è possibile scaricare l'appello rivolto al Governo sottoscritto dai Giovani Democratici di Milano.
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Antonella Tauro
Ufficio stampa PD Milano