GIUSEPPE UNGARETTI - IL PORTO SEPOLTO
- 13 aprile 2020 Poesia della notte
Mariano il 29 giugno 1916
Anche noi oggi veniamo continuamente raggiunti dai numeri dei
contagiati, da quello dei morti, e dei guariti. Da alcuni dei loro nomi,
di gente che abbiamo conosciuto, di amici, di parenti. E dalla nostra
coscienza riemergono ricordi, nascono rimpianti, e ci consola solo una
preghiera. Poi la luce ci riporta alla realtà.
E viviamo l'oggi.
Il porto sepolto
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde
Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d’inesauribile segreto.