Le mie lunghe ore oziose
- 30 novembre 2024 Poesia della notte
Dove i pungenti aromi d'erbe
in queste lunghe ore oziose?
Stanchi vacillano i piedi
e sulla sedia mi prende un debole raggio di sole.
Aperta aspetta la pagina d'un libro
e appannati anzitempo si chiudon gli occhi.
Il freddo inverno è tornato incurante
e quando il mondo rinnoverà la luce
forse più non ti vedrò primavera ambita
e dal guanciale solo gelidi mattini
daran la sveglia all'ultimo sopore.
Eppur semplice un pensiero si fa strada
e non mi brucia. La vita che vivemmo
e l'oggi impervio è grande dono
e non povera foglia che s'accartoccia muta.
Uccio Greco