DOPOSCUOLA: BASTA LA PAROLA?
- 31 ottobre 2018 Cronaca
A Milano operano circa 180 doposcuola. Apprezzati, ma sconosciuti nella loro reale consistenza.
Un valore educativo, sociale e culturale, ma anche economico. A Baggio un Corso di formazione.
Peraltro, il tema doposcuola non può essere scisso dalla situazione della condizione minorile milanese. A tale proposito, va considerato il fenomeno della cosiddetta dispersione scolastica, cioè quell’insieme di processi attraverso i quali si verificano ritardi, rallentamenti e abbandoni nello svolgimento o nell’inserimento nel circuito scolastico.
Formazione: è la relazione educativa con adulti significativi, costruita nella quotidianità dei doposcuola, assume un rilievo decisivo e rappresenta uno strumento di lavoro efficace per promuovere il successo formativo. Il doposcuola, infatti, si configura come un luogo in cui i ragazzi possono sperimentare relazioni educative dense ed efficaci.
A tale proposito, l’Associazione Giovani e Famiglia - che da sedici anni gestisce un doposcuola in quel di Baggio, frequentato da circa 150 ragazzini delle scuole elementari e medie, anche grazie alla disponibilità di oltre venti volontari - promuove, con Caritas Ambrosiana, parrocchia Sant’Anselmo da Baggio e con il contributo della Fondazione Peppino Vismara, un Percorso formativo per operatori del Doposcuola articolato in tre incontri, che intende consolidare nei volontari l’acquisizione di competenze utili alla costruzione di un rapporto con i ragazzi e le ragazze che frequentano il doposcuola.
Gli incontri si svolgono presso i locali della parrocchia Sant’Anselmo:
- Lunedì 15 ottobre 2018, ore 18-20: I ragazzi del doposcuola con Luca Franchini (pedagogista Area minori doposcuola Caritas Ambrosiana)
- Mercoledì 21 novembre 2018, ore 18-20: Apprendere in relazione con Alessandro Croci (pedagogista Area minori Doposcuola Caritas Ambrosiana)
- Mercoledì 12 dicembre 2018, ore 18-20: Relazioni difficili con Francesca Gisotti (Pedagogista Area minori doposcuola Caritas Ambrosiana)
Città e Istituzioni: peraltro, i “doposcuola”, che trovano un generale apprezzamento per la positiva ricaduta sociale, non raramente si sentono un po’ in solitudine, con non pochi problemi da affrontare. Quasi che l’attività svolta non sia a beneficio della città e che, di converso, la città non abbia una concreta responsabilità, a partire dalle istituzioni. Allora, è anche necessario che i doposcuola maturino una dimensione “politica” del loro ruolo sul territorio, anche promuovendo un confronto con le istituzioni, rispetto alle iniziative messe in campo e ai relativi bisogni. Perché occorre un ripensamento delle “politiche”, migliorando i criteri di utilizzo delle risorse, spesso ancorati a criteri del passato, non più adeguati alla realtà attuale. I Doposcuola apportano anche un significativo valore economico, sia per l’attività diretta, sia per le ricadute indirette, di qualche milione di euro, anche se “normalmente” non viene considerato.
Romano Ranaldi
Associazione Giovani e Famiglia-CPM