GIORNATA CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO
- 05 febbraio 2020 Cronaca
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti
umani, in occasione del 07 febbraio “Giornata contro il bullismo e il
cyberbullismo” e dell’11 febbraio “Safer Internet Day” (SID) (giornata
mondiale per la sicurezza in Rete), propone ai docenti di ogni ordine e
grado di coinvolgere gli studenti, associandosi all’iniziativa del MIUR,
in una serie di attività atte a sensibilizzarli circa i pericoli
occulti e palesi dei fenomeni in questione. Lo slogan del Safer Internet
Day di quest’anno è: “Together for a better internet”.
I dati allarmanti forniti dall’Eures, a fine 2019, dimostrano che il fenomeno del bullismo e cyberbullismo interessano 9 giovani su 10. Su un campione di 1.022 studenti delle scuole secondarie superiori di Roma: il 66,9% dei giovani è stato almeno una volta vittima di bullismo; l’81,3% è stato spettatore; la scuola il principale luogo dove si sviluppano episodi di violenza (il 57,3% delle vittime afferma infatti di aver subito tali atti all'interno della classe ed il 34,9% all'interno degli istituti).
Per tal motivo, si deve pensare a riformulare la mentalità dei giovani, che, complici un uso scorretto dei social network e il degrado morale degli ultimi anni, rischiano di isolarsi o sviluppare dinamiche aggressive, compromettendo un’appropriata socializzazione. Propedeutico a ogni tipo di attività didattica potrebbe essere un questionario da somministrare ogni anno agli adolescenti per monitorare eventuali segnali di disagio.
Il ruolo della scuola e della famiglia al fine di contrastare una simile piaga è più che mai fondamentale. Con tale giornata, si vuole pertanto contribuire a formare le giovani generazioni, implementando le competenze civiche-sociali, nonché comunicative – digitali. Il 07 e l’11 febbraio sarebbe opportuno proporre alle scolaresce incontri educativi allo scopo di far partecipare il maggior numero di studenti possibile.
La prevenzione è imprescindibile, in modo che tutti gli studenti sappiano difendersi adeguatamente.
I bambini e gli adolescenti, con il loro comportamento, possono sottrarsi a situazioni spiacevoli online; per tal motivo è necessario che vengano accompagnati dagli adulti di riferimento, soprattutto durante la navigazione in rete, e che per primi mettano in atto comportamenti responsabili che li aiutino ad auto-tutelarsi. Il principio fondamentale da seguire è quello di trattare i dati privati propri e altrui in modo critico e con la massima sensibilità.
Il Coordinamento è impegnato da tempo a divulgare e applicare le nuove tecnologie in modo appropriato, avvalendosene come strumenti di comunicazione efficaci; ad esempio, per la diffusione di materiali didattici o per capire qual è il grado di interesse e soddisfazione degli studenti per determinate attività scolastiche e mai come mezzo fine a se stesso o peggio ancora di coercizione e offesa dell’altro.
L’educazione all’empatia e alla solidarietà sin dai primi giorni di scuola produrranno sicuramente effetti positivi e durevoli nella nostra società.
In tali giornate si propone alle scuole di pubblicare sul proprio sito un simbolo – slogan (elaborato grafico, foto, motto) creato dagli studenti che inviti a riflettere sul tema e che rappresenti la comunità educativa di riferimento.
I dati allarmanti forniti dall’Eures, a fine 2019, dimostrano che il fenomeno del bullismo e cyberbullismo interessano 9 giovani su 10. Su un campione di 1.022 studenti delle scuole secondarie superiori di Roma: il 66,9% dei giovani è stato almeno una volta vittima di bullismo; l’81,3% è stato spettatore; la scuola il principale luogo dove si sviluppano episodi di violenza (il 57,3% delle vittime afferma infatti di aver subito tali atti all'interno della classe ed il 34,9% all'interno degli istituti).
Per tal motivo, si deve pensare a riformulare la mentalità dei giovani, che, complici un uso scorretto dei social network e il degrado morale degli ultimi anni, rischiano di isolarsi o sviluppare dinamiche aggressive, compromettendo un’appropriata socializzazione. Propedeutico a ogni tipo di attività didattica potrebbe essere un questionario da somministrare ogni anno agli adolescenti per monitorare eventuali segnali di disagio.
Il ruolo della scuola e della famiglia al fine di contrastare una simile piaga è più che mai fondamentale. Con tale giornata, si vuole pertanto contribuire a formare le giovani generazioni, implementando le competenze civiche-sociali, nonché comunicative – digitali. Il 07 e l’11 febbraio sarebbe opportuno proporre alle scolaresce incontri educativi allo scopo di far partecipare il maggior numero di studenti possibile.
La prevenzione è imprescindibile, in modo che tutti gli studenti sappiano difendersi adeguatamente.
I bambini e gli adolescenti, con il loro comportamento, possono sottrarsi a situazioni spiacevoli online; per tal motivo è necessario che vengano accompagnati dagli adulti di riferimento, soprattutto durante la navigazione in rete, e che per primi mettano in atto comportamenti responsabili che li aiutino ad auto-tutelarsi. Il principio fondamentale da seguire è quello di trattare i dati privati propri e altrui in modo critico e con la massima sensibilità.
Il Coordinamento è impegnato da tempo a divulgare e applicare le nuove tecnologie in modo appropriato, avvalendosene come strumenti di comunicazione efficaci; ad esempio, per la diffusione di materiali didattici o per capire qual è il grado di interesse e soddisfazione degli studenti per determinate attività scolastiche e mai come mezzo fine a se stesso o peggio ancora di coercizione e offesa dell’altro.
L’educazione all’empatia e alla solidarietà sin dai primi giorni di scuola produrranno sicuramente effetti positivi e durevoli nella nostra società.
In tali giornate si propone alle scuole di pubblicare sul proprio sito un simbolo – slogan (elaborato grafico, foto, motto) creato dagli studenti che inviti a riflettere sul tema e che rappresenti la comunità educativa di riferimento.
Romano Pesavento
Presidente CNDDU
Presidente CNDDU