MA IL VIRUS SI È INDEBOLITO?
- 24 maggio 2020 Cronaca
Ecco come ha risposto in televisione Ilaria Capua
“Dire che un virus si è indebolito ha un significato preciso: vuol dire che ha perso virulenza e lo si vede dalla mappa genetica, ma che io sappia queste informazioni non ci sono. Credo però che siamo usciti dall’emergenza di sovraccarico di servizio sanitario, e che abbiamo imparato a combattere il virus con terapie di sostegno e antivirali. Purtroppo non andrà via, ma riusciremo a sconfiggerlo e a farlo tornare a come era i primi di gennaio: quando circolava in Europa senza che nessuno se ne accorgesse”.
“Non posso, da persona che ha studiato l’influenza per tutta la vita, dire che è banale. Il virus dell'influenza è peggiore del coronavirus, è una malattia seria per la quale bisogna vaccinarsi”.
La virologa ha poi consigliato di vaccinarsi a settembre, per evitare l’influenza: “In Italia si vaccina solo il 50% degli Over 65, la percentuale è ancora troppo bassa. Ricordiamoci che se uno si infetta con il coronavirus, si può comunque infettare con altri virus. E due virus sono peggio di uno“.
“Si sapeva che prima o poi sarebbe arrivato un virus pandemico. È una creatura di madre natura, dobbiamo farci i conti: fotocopia se stesso e in questa replicazione continua miete molte vittime. Questa emergenza ci ha colto impreparati per tanti motivi: le persone, gli individui saranno gli attori della soluzione del problema. Non saranno i laboratori, i medici, i presidenti del Consiglio“.
"In Italia il punto di rottura sono le terapie intensive. Bisogna tornare a un’assistenza sanitaria pre-Covid, riassorbendo le problematiche rimaste indietro come le vaccinazioni dei bambini. A quel punto potremo riprendere gradualmente una vita normale, sapendo che anche se qualcuno si ammalerà sarà curato bene. Ognuno deve pensare a ciò che può fare a seconda del proprio stato di salute. Mia mamma, che ha compiuto 80 anni, non può andare a giocare a carte con le amiche. Se si ammala, va in ospedale: forse non ne viene fuori, di certo è un costo. Il servizio sanitario così non può stare in piedi”.