MAFIE DI CASA NOSTRA: CONOSCERE IL NEMICO PER COMBATTERLO
- 29 luglio 2017 Cronaca
Intervento di Franco Mirabelli svolto alla Festa dell'Unità di Milano
È una battaglia
durissima, dunque, quella contro le mafie ma per vincere bisogna sapere che c’è
questo problema. Il problema della mafie
è serio e riguarda anche la nostra democrazia perché se l’economia viene
inquinata in maniera significativa dai miliardi che la ‘ndrangheta riesce a
rastrellare con le sue attività illecite (soprattutto con la droga) e a
immettere nel mercato, è evidente che c’è poi un problema democratico.
Quando si parla di mafie al Nord, inoltre, dobbiamo sapere che le mafie sono
anche sul territorio. A Buccinasco è recentemente tornato un boss in
attesa della sentenza ma, nonostante questo, il centrosinistra ha vinto le
elezioni con un candidato che ha fatto della legalità una bandiera e credo che
questo sia un grandissimo risultato: quella che è sempre stata considerata la
“Platì del Nord”, infatti, ha dato una risposta fortissima alla criminalità;
l’hanno data i cittadini e l’amministrazione. Questo è stato un segnale
importante che non va trascurato. Dobbiamo, però, anche ricordare che in queste
settimane lo Stato ha avuto dei successi straordinari con gli arresti dei boss
di Platì e San Luca, catturati nei loro territori e nelle loro case. Questi
sono dei segnali straordinari da parte dello Stato perché è entrato in quelli
che sembravano santuari inespugnabili della criminalità organizzata. Anche con
i 116 recenti arresti sulla costa ionica - che è una terra che viene
considerata proprietà della ‘ndrangheta - lo Stato ha mostrato una forte
capacità di aggredire la criminalità organizzata.
La Direzione Nazionale Antimafia, inoltre, sta lavorando e dimostrando una
straordinaria capacità investigativa e non è un caso se gli è stata attribuita
anche la funzione di lotta al terrorismo. Dobbiamo sapere, quindi, che lo
Stato sta combattendo le mafie e ha grandissime professionalità, competenze e
capacità di contrastare la criminalità organizzata e stiamo ottenendo risultati.
Recentemente abbiamo approvato un nuovo Codice degli Appalti che rende molto
più difficili i tentativi di condizionamento. Si è abbassata, infatti, la
soglia sotto la quale si possono fare gli affidamenti diretti, senza gara; così
come si sono regolati meglio i subappalti. Il nuovo Codice Antimafia, poi,
prevede che si debba chiedere la certificazione antimafia a tutte le società,
comprese quelle che fanno capo a piccoli consorzi ed è utile. Sicuramente, ogni
volta che occorre rinnovare i certificati, per le aziende piccole questo può
apparire come un’ulteriore incombenza burocratica difficile da sopportare ma
serve perché il pericolo è reale. È anche interesse delle aziende sane evitare
che si verifichino infiltrazioni che poi condizionano il mercato. Le aziende
sane, infatti, rischiano di essere massacrate con la concorrenza se ci sono
aziende che invece hanno il sostegno e i soldi della ‘ndrangheta e che non
rispettano le regole. Bisogna, dunque, evitare che ci siano i
condizionamenti della criminalità organizzata che impongano i propri fornitori,
i propri uomini e i propri mezzi. Al Sud questo purtroppo avviene spesso.
Avviene anche nei locali pubblici, dove i gestori si vedono imporre slot
machine o marche di caffè che vanno ad arricchire i criminali. Ci vuole il
coraggio di denunciare questo fenomeno e di non abbassare la testa di fronte a
queste pressioni. Non è un mistero che ci siano interi settori economici
condizionati dalla criminalità, come l’edilizia, la movimentazione terra. Sulla
movimentazione terra, ad esempio, le mafie hanno iniziato a creare una serie di
società fantasma che però utilizzano i mezzi delle società interdette. Le nuove
norme per le grandi opere, invece, garantiscono la possibilità di accesso ai
cantieri proprio al fine di effettuare controlli su lavoratori e macchinari e
questo consente di intervenire ove si verificasse un problema. Questa è
anche la dimostrazione che sappiamo dare risposte all’altezza dello scontro.
(continua domani alla stessa ora)