MERCATI SCOPERTI DI MILANO
- 06 maggio 2020 Cronaca
Da giovedì 7 maggio riaprono
“Mi serve della frutta, anche del formaggio, posso andare al mercato scoperto?” È quanto potrà pensare la massaia, ma non solo, da giovedì 7 maggio, sì perché in questa data i suddetti mercati riapriranno. E saranno ben 26 quelli che torneranno operativi in via sperimentale nel capoluogo meneghino sui 94 che si svolgono solitamente.
Il programma di riapertura è stato definito dall’Assessorato alle Attività produttive e Commercio in collaborazione con la Polizia locale e con le associazioni di categoria per il Commercio su Aree pubbliche. Esso prevede una graduale ripresa in più fasi dei mercati scoperti, tutto questo con i provvedimenti emessi dal Governo e dalla Regione Lombardia per il contenimento del virus durante la Fase 2 dell’emergenza CoViD.
L’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani ha dichiarato: "Abbiamo predisposto un piano di 26 aperture improntato alla gradualità, alla prudenza e alla copertura di quartieri sia centrali sia periferici, capace di rispondere in maniera efficace e puntale alle esigenze dei cittadini, soprattutto anziani che numerosi frequentano i mercati scoperti. Importante è stato il confronto con gli ambulanti e le loro associazioni: l’obiettivo comune è la tutela della salute di cittadini e lavoratori, senza dimenticare la grave sofferenza economica di una categoria che ha sofferto in questi mesi una grave perdita di reddito”.
Per quanto riguarda la prima fase è prevista la riapertura di 26 mercati settimanali (4 mercati al giorno dal lunedì al venerdì e 6 mercati il sabato) con una capacità complessiva di 1.124 posteggi, esclusivamente alimentari (il 34% dei 3.336 titolari alimentari totali). Al momento si è data la precedenza a quei mercati che insistono su parterre centrali, parcheggi, piazze aperte e strade che non presentano promiscuità con accessi residenziali o edifici pubblici e privati. In più, sarà sperimentato un mercato che si trova in una via residenziale, il mercato di via Fauchè del sabato, qui è stato fatto un sopralluogo preventivo alla presenza della Protezione civile. Pensando alla salute di cittadini e operatori le sedi dei mercati saranno delimitate e recintate e presenteranno varchi obbligatori di accesso e uscita, che limiteranno al massimo l’incrocio ravvicinato tra le persone. Ai varchi sarà controllato l’afflusso e controllata la temperatura corporea dei cittadini all’ingresso. Potrà entrare solo un membro per famiglia, eccezione per minore di 14 anni, disabili e anziani. Mascherina e guanti sono obbligatori, oltre la distanza minima di 2,5 metri tra un operatore e l’altro e le operazioni di spunta saranno sospese.
Per tutte le spiegazioni ogni mercato godrà della presenza di un “CoViD manager”.
La seconda fase, che partirà dopo la prima settimana, vedrà la sistemazione dei rimanenti operatori alimentari. I non alimentari non potranno vendere fino al 18 maggio.
Con la terza fase, ossia l’ok del Governo e le ordinanze regionali saranno inseriti tutti i generi merceologici e i circa 10mila operatori dei mercati.
Manuelita Lupo