NUOVO PROTOCOLLO OPERATIVO PER ACCOMPAGNARE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA VERSO L’INDIPENDENZA SOCIO ECONOMICA

Oggi è stato siglato a Palazzo Isimbardi, il nuovo protocollo territoriale che estende all’intera area metropolitana la collaborazione tra i Centri per l’impiego  di AFOL e le reti antiviolenza in aiuto alle donne maltrattate. Firmatari dell’accordo operativo sono la Città metropolitana di Milano, ATS  Milano Città metropolitana, AFOL metropolitana e i Comuni capofila delle sei  reti antiviolenza che attualmente presidiano il territorio: Rozzano, Melzo, San  Donato Milanese, Rho, Cinisello Balsamo e Legnano. 

Un’intesa simile era stata sottoscritta un anno fa dal Comune di Milano e Afol  metropolitana, su input del tavolo tecnico “Lavoro e violenza” partecipato  anche dalla Città metropolitana e Ats metropolitana di Milano, coinvolgendo  ActionAid onlus e i quattordici enti della rete antiviolenza cittadina. Quella  prima esperienza ora funge da paradigma.  

La proposta di ampliare la dimensione dell’intesa nasce dalla consapevolezza  che la frammentarietà dei servizi territoriali è un ostacolo che può scoraggiare le donne durante il loro percorso di affrancamento da dinamiche familiari violente e prevaricanti. Per superarlo occorre sviluppare collaborazioni e sinergie tra i soggetti in prima linea che si occupano a vario titolo di politiche sociali (lavoro, welfare, salute, istruzione): case rifugio, centri antiviolenza, servizi sociali, operatori dei centri per l’impiego, enti di formazione  professionale. 

Diana De Marchi consigliera delegata alle politiche del lavoro e politiche  sociali della Città metropolitana commenta Il sostegno all'inserimento lavorativo delle donne maltrattate è un elemento decisivo nei percorsi di uscita dalla violenza, perché troppo spesso questi si arenano nella difficoltà delle donne nel trovare un lavoro. Questo protocollo crea un'importante alleanza che somma competenze specifiche per accompagnare al lavoro, per  raggiungere l'indipendenza economica, per attivare percorsi di inclusione”. 

Tommaso Di Rino direttore generale di Afonet aggiunge “Afol Metropolitana  è molto attiva per aiutare le donne a rientrare nel mercato del lavoro. In questo  caso lo sarà ancora di più: il lavoro può essere la chiave per superare la  violenza subita e avviare un concreto rilancio personale. Siamo lieti di poter  dare un nostro concreto contributo per co-progettare i percorsi in tal senso più  utili”. Le istituzioni città metropolitana e Ats metropolitana in primis, chiamate a un  ruolo di governance e di facilitatori di processi di networking - costituiranno  una cabina di regia, che delineerà azioni e procedure condivise, coordinandone  poi l’attuazione. 
Il protocollo è declinato in sei allegati che dettagliano obiettivi e prassi in ordine alla formazione degli operatori, alla sensibilizzazione nelle aziende,  all’analisi dei bisogni lavorativi e formativi delle donne fuoriuscite da situazioni  di violenza, alla definizione dei piani individuali di empowerment socio  economico, al monitoraggio e alla valutazione dei risultati. 
Per quanto riguarda Afol Met, l’obiettivo dell’accordo è che tutti i nove centri  per l’impiego sviluppino una particolare sensibilità e formazione sul tema  dell’inserimento lavorativo delle donne maltrattate. 
A tal fine Afol Met si impegna a individuare due operatori per ogni Centro Per l’Impiego che possano essere formati e aggiornati e che siano di riferimento per  gli operatori delle reti antiviolenza, in particolare dei centri antiviolenza.  Davide Volante  Servizio comunicazione Città metropolitana
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano   Servizio comunicazione  
Tel.: 02 7740.6655, 
Sara Luti

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