UCRAINA: 9,3 MILIONI DI PERSONE HANNO BISOGNO DI ASSISTENZA ALIMENTARE
- 15 dicembre 2022 Cronaca
A quasi un anno dallo scoppio delle ostilità, la situazione in Ucraina è estremamente instabile. Circa 9,3 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare, come effetto diretto del conflitto cui si somma un’inflazione al 24,6% che limita fortemente la capacità di accesso al cibo. E le difficoltà sono ulteriormente aggravate
Dall’inizio del conflitto, Azione contro la Fame sta portando assistenza umanitaria alle persone rimaste in Ucraina e ai rifugiati accolti dai Paesi limitrofi, come Polonia, Romania e Moldavia, dove il contesto è critico a causa del peso che l’accoglienza ha sul versante interno, in termini di capacità di risposta e di tensioni sociali. Già presente in Ucraina dal 2014 al 2018, tra marzo e ottobre 2022 l’organizzazione è riuscita a raggiungere oltre 350.000 persone e prevede di potenziare il proprio intervento sul campo.
Gli interventi includono: assistenza alimentare e nutrizionale, servizi igienici e idrici, interventi di tipo psicologico e aiuti economici per i bisogni immediati dei più vulnerabili. Nelle zone direttamente colpite dai combattimenti, l’organizzazione interviene anche sostenendo i commercianti locali per rafforzare l'accesso ai beni essenziali, distribuendo pasti caldi e generi di prima necessità, sostenendo l'approvvigionamento di acqua potabile e i servizi igienici con la distribuzione di kit e di materiali per i sistemi di trattamento e di distribuzione dell'acqua colpiti dai bombardamenti.
“Anche a livello globale, la guerra in Ucraina è un moltiplicatore dell’insicurezza alimentare, aggiungendosi alle cause strutturali della fame, ovvero i conflitti, la crisi climatica, le disuguaglianze – continua Garroni e sottolinea – la situazione che stiamo vivendo in Europa è un ulteriore monito per rafforzare i meccanismi di prevenzione e risposta alle crisi alimentari e per trasformare i nostri sistemi alimentari nel lungo periodo”.
www.azionecontrolafame.it
Dall’inizio del conflitto, Azione contro la Fame sta portando assistenza umanitaria alle persone rimaste in Ucraina e ai rifugiati accolti dai Paesi limitrofi, come Polonia, Romania e Moldavia, dove il contesto è critico a causa del peso che l’accoglienza ha sul versante interno, in termini di capacità di risposta e di tensioni sociali. Già presente in Ucraina dal 2014 al 2018, tra marzo e ottobre 2022 l’organizzazione è riuscita a raggiungere oltre 350.000 persone e prevede di potenziare il proprio intervento sul campo.
Gli interventi includono: assistenza alimentare e nutrizionale, servizi igienici e idrici, interventi di tipo psicologico e aiuti economici per i bisogni immediati dei più vulnerabili. Nelle zone direttamente colpite dai combattimenti, l’organizzazione interviene anche sostenendo i commercianti locali per rafforzare l'accesso ai beni essenziali, distribuendo pasti caldi e generi di prima necessità, sostenendo l'approvvigionamento di acqua potabile e i servizi igienici con la distribuzione di kit e di materiali per i sistemi di trattamento e di distribuzione dell'acqua colpiti dai bombardamenti.
“Anche a livello globale, la guerra in Ucraina è un moltiplicatore dell’insicurezza alimentare, aggiungendosi alle cause strutturali della fame, ovvero i conflitti, la crisi climatica, le disuguaglianze – continua Garroni e sottolinea – la situazione che stiamo vivendo in Europa è un ulteriore monito per rafforzare i meccanismi di prevenzione e risposta alle crisi alimentari e per trasformare i nostri sistemi alimentari nel lungo periodo”.
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Linda Battisi