James Bond compie sessantanni

Il 2022, è anche il sessantesimo anniversario dell'uscita del primo film di James Bond, L'agente 007 con licenza di uccidere creato dalla fervida mente di Ian Fleming, che pubblicò il primo romanzo della serie: "Casinò Royale" nel 1953, anno in cui Raymond Chandler pubblicò il suo capolavoro "Il lungo addio". Del resto i due scrittori furono anche amici, al punto tale che Chandler avrebbe recensito due suoi romanzi: "Doctor No" e "I diamanti sono per sempre" e partecipato a una trasmissione radiofonica inglese con lui presente. Il primo film con Bond fu "Doctor No", qui da noi intitolato "Licenza di uccidere" al quale seguì, l'anno successivo: 1963, "Dalla Russia con amore". In questo secondo episodio la Bond girl di turno fu Daniela Bianchi, splendida ragazza romana di 21 anni essendo nata il 31 gennaio del 1942.
Daniela aveva i lineamenti slavi, e somigliava a Roberta Metsola, la presidente del Parlamento Europeo, sebbene più giovane e molto bella. Venne doppiata dalla splendida voce di Maria Pia Di Meo, pressoché sua coetanea essendo nata nel settembre 1939. Il primo James Bond dello schermo fu lo scozzese Sean Connery, anche se pare che la prima scelta fosse caduta su Roger Moore, a quel tempo impegnato però sul set di una serie televisiva, probabilmente quella di Simon Templar. Vi approdò dieci anni dopo, per la precisione nel 1973, con il film "Vivi e lascia morire", primo della serie da lui interpretata e prima colonna sonora firmata da Paul McCartney che a tre anni di distanza dallo scioglimento dei Beatles riottenne il giusto successo con la splendida canzone che accompagna il commento musicale dell'amico George Martin, produttore dei Beatles e da molti considerato il quinto elemento per via della sapienza dei suoi arrangiamenti. Il brano affianca l'album "Red rose speedway", contenente la splendida canzone "My love", dedicata alla moglie Linda. La differenza che sembra contraddistinguere i due attori anglosassoni è questa: che Roger Moore è spiccatamente inglese, provvisto dell'ironia caratterizzante il proprio Paese, la quale lo fa apparire freddo come un tè ghiacciato anche in situazioni di tutto pericolo. Connery invece, pur non mancandogli l'ironia, è più maschio rispetto al collega, e affronta le varie situazioni in cui viene coinvolto con maggiore forza virile. Nel 1983 i due torneranno ad interpretare Bond nei film "Octopussy" (Moore) e "Mai dire mai" (Connery). Era questo un rifacimento di "Operazione tuono", l'unico soggetto di Fleming del quale il produttore Broccoli non avesse ottenuto i diritti. La visione di questi film, anche se a distanza di anni, anche se il nemico numero uno: la Spectre, organizzazione terroristica che vuole impadronirsi del mondo e l'Unione Sovietica, che di una parte notevole del mondo si era già impadronita, potrebbe renderlo inattuale (sebbene la ferocia di Putin è assimilabile a quell'epoca) resta godibile per l'ottima sua fattura: una sceneggiatura di ferro, belle musiche, belle donne e una splendida fotografia che valorizza il paesaggio.
Antonio Mecca


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