L'ANPI RICORDA
- 01 agosto 2020 Cultura
Ci fermiamo. Un augurio di buone vacanze e un grande abbraccio antifascista a lettrici e lettori, pronti a riprendere in autunno come prima, meglio di prima
Decenni fa, agosto per alcuni significò Liberazione, scandita come a Firenze nel 1944 dalla campana Martinella a Palazzo Vecchio. Per altri fu il mese delle stragi, Sant'Anna di Stazzema tra le altre, perché il nazifascismo voleva dimostrare che non si sarebbe fermato davanti a nulla. Nel 1980, il 2 agosto ferì come mai prima la storia dell'Italia repubblicana con la strage alla stazione di Bologna, una matrice neofascista collegata ai servizi segreti deviati (affronta questo ed altri temi l’editoriale del direttore Gianfranco Pagliarulo). Nel 1974 sempre nello stesso mese la morte nera aveva colpito a San Benedetto Val di Sambro, sull’Italicus. Agosto dunque per tutti noi antifascisti è un mese diviso a metà tra impegno e dovuto riposo, tra scampagnate sui sentieri partigiani, commemorazioni in memoria dei nostri caduti, e manifestazioni per la richiesta di verità e giustizia.
Sappiamo che da nord a sud del Paese le sezioni dei partigiani hanno tanti progetti in cantiere: presentazioni di libri, mostre, iniziative per il tesseramento - in attesa delle due giornate nazionali del 26 e 27 settembre - feste, occasioni di dialogo e confronto sui tanti appuntamenti che ci attendono, quale per esempio il referendum costituzionale del 20 e 21 settembre sul taglio dei parlamentari.
È stato un anno complicato, ci ricorda nell'editoriale-video il direttore, la pandemia ha in gran parte condizionato la nostra vita quotidiana e ancora fa sentire i suoi effetti, per questo l’Associazione ha sempre invocato una ripartenza all'insegna di un reale cambiamento sociale e della solidarietà. Perché non possiamo e non vogliamo dimenticare i drammi che hanno colpito migliaia di famiglie per il coronavirus. L’Anpi con le sue donne e i suoi uomini, i suoi tantissimi giovani, ha dimostrato nei fatti vicinanza e aiuto concreto ai più fragili. Perché anche questo è antifascismo. Come sentirete nell’editoriale video del direttore Pagliarulo, anche lottare per la felicità è importante. Perché il diritto a gioire è antifascismo.
Patria si ferma per riprendere a settembre ma sarà solo parzialmente in vacanza, resterà infatti attiva la pagina Facebook per dare conto dei fatti principali che ci potranno riguardare da vicino e preparandoci e a riprendere in autunno come prima, meglio di prima. Intanto, che trascorriate i giorni estivi sui monti o al mare oppure restiate a casa, l’augurio alle lettrici e ai lettori è di buone vacanze resistenti, con un grande abbraccio antifascista.