DONNE MALTRATTATE, RESTA ATTIVA LA RETE ANTIVIOLENZA DEL COMUNE
- 23 marzo 2020 Dal Comune
Rabaiotti: Spesso vivono situazioni di conflitto proprio laddove ora sono costrette a rimanere. Non le lasciamo sole"
La rete antiviolenza del Comune di Milano resta attiva per continuare ad aiutare, in caso di bisogno, le donne.
Rimangono operativi, dunque, i numeri di pronto intervento telefonico, così come i servizi offerti dai 9 centri che operano in città: dalla prima assistenza al sostegno psicologico, dalla consulenza legale all’orientamento al lavoro e nella ricerca di un’abitazione, dalla valutazione di un percorso di accompagnamento all’autonomia al semplice primo ascolto. È sempre possibile, quando necessario, anche il collocamento in strutture protette del Comune o in Case rifugio messe a disposizione dalle 5 tra cooperative sociali e associazioni che fanno parte della rete messa in campo dal Comune.
Attivo anche il numero verde nazionale 1522 per segnalazioni e richieste di supporto.
“Viviamo un momento difficile per tutti, e per chi ha problemi in casa propria lo è anche di più - è intervienuto l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. - Di certo non intendiamo lasciare sole le donne che vivono situazioni di conflitto e di disagio spesso proprio laddove ora sono costrette a rimanere, nel loro appartamento. I servizi quindi continuano a funzionare a pieno regime, per garantire vicinanza e aiuto concreto a chi ne ha bisogno”.
Per i servizi della rete antiviolenza che verranno svolti nel biennio in corso, fino a dicembre 2021, il Comune ha già stanziato oltre 1,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni sono risorse dell’Amministrazione e 315mila euro provengono da Regione Lombardia.
L’anno scorso sono state oltre 2mila le donne accolte dai Centri antiviolenza e quasi 4mila i servizi offerti.
Rimangono operativi, dunque, i numeri di pronto intervento telefonico, così come i servizi offerti dai 9 centri che operano in città: dalla prima assistenza al sostegno psicologico, dalla consulenza legale all’orientamento al lavoro e nella ricerca di un’abitazione, dalla valutazione di un percorso di accompagnamento all’autonomia al semplice primo ascolto. È sempre possibile, quando necessario, anche il collocamento in strutture protette del Comune o in Case rifugio messe a disposizione dalle 5 tra cooperative sociali e associazioni che fanno parte della rete messa in campo dal Comune.
Attivo anche il numero verde nazionale 1522 per segnalazioni e richieste di supporto.
“Viviamo un momento difficile per tutti, e per chi ha problemi in casa propria lo è anche di più - è intervienuto l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. - Di certo non intendiamo lasciare sole le donne che vivono situazioni di conflitto e di disagio spesso proprio laddove ora sono costrette a rimanere, nel loro appartamento. I servizi quindi continuano a funzionare a pieno regime, per garantire vicinanza e aiuto concreto a chi ne ha bisogno”.
Per i servizi della rete antiviolenza che verranno svolti nel biennio in corso, fino a dicembre 2021, il Comune ha già stanziato oltre 1,8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni sono risorse dell’Amministrazione e 315mila euro provengono da Regione Lombardia.
L’anno scorso sono state oltre 2mila le donne accolte dai Centri antiviolenza e quasi 4mila i servizi offerti.