IL GIARDINO DI VIA ALBINI
- 02 ottobre 2020 Dal Comune
Dedicato a Franca Helg, pioniera dell'architettura
Si
è svolta il primo di ottobre alla presenza dell’assessore alla
Cultura Filippo Del Corno, la cerimonia ufficiale di intitolazione
del giardino di via Albini a Franca Helg (Milano,
1920-1989).
Nell’anno dedicato a “I
Talenti delle Donne”, e nel centenario della sua nascita, il Comune
ha voluto dedicare uno spazio di memoria permanente a una figura
centrale nella storia dell’architettura del ‘900, che riuscì a
imporsi con autorevolezza, determinazione ed eleganza in un contesto
professionale prevalentemente maschile, agguerrito e
competitivo.
Architetto, designer e docente, Franca Helg fu
infatti una pioniera dell’architettura, entrando a far parte dei
più importanti studi professionali del dopoguerra: dopo
un’esperienza presso lo studio B.B.P.R. (Banfi, Belgiojoso,
Peressutti e Rogers), approdò infatti già nei primi anni Cinquanta
allo Studio Franco Albini, che diventò presto Studio Albini-Helg.
Il
sodalizio con Franco Albini durò tutta la vita e il suo impegno
professionale proseguì per quasi mezzo secolo, anche dopo la morte
di Albini nel 1977, quando lo Studio si avvalse della collaborazione
di altre due firme dell’architettura: Antonio Piva e Marco
Albini.
Lo Studio Albini-Helg progettò a Milano, tra gli altri, i
palazzi di via Argelati e gli allestimenti delle sale museali della
Pinacoteca e dell’ex Museo Archeologico del Castello Sforzesco, ma
soprattutto vinse nel 1964 il Compasso d’Oro per il progetto della
prima linea della Metropolitana Milanese, che venne classificata come
grande opera di design sociale: l’immagine coordinata della
segnaletica, il pavimento realizzato con lastre di gomma nera a bolli
leggibili anche dai non vedenti, o ancora il corrimano arancione
delle scale sono tutti dettagli, ogni giorno sotto i nostri occhi,
firmati dallo Studio Albini-Helg.
Moltissime anche le
committenze in Italia - suoi per esempio i progetti della Rinascente
di Roma, del quartiere Piccapietra a Genova, delle Terme Zoja di
Salsomaggiore - e all’estero: non solo in Europa ma anche in
Egitto, nei Paesi Arabi e in Sud America.
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