‘Festival delle Regioni e delle Province Autonome’
- 06 dicembre 2022 Dalla Lombardia
Fontana: lavoriamo a ridefinizione delle competenze
“Il Festival che inauguriamo in Lombardia, e che proseguirà il suo viaggio in tutti i territori che noi presidenti abbiamo l’onore di amministrare, contribuirà a rilanciare il ruolo delle Regioni che, mai come negli ultimi anni, hanno dato prova di compattezza”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, aprendo i lavori di ‘L’Italia delle Regioni’, il primo ‘Festival delle Regioni e delle Province Autonome’ in corso a Palazzo Lombardia.
Fontana: giusta una ridefinizione delle competenze delle Regioni
“Così come credo sia giusta – ha proseguito il presidente, - anche rispettando i dettati costituzionali, una ridefinizione dei compiti: le Regioni, come enti programmatori; i Comuni, enti locali che garantiscono i servizi; e una nuova stagione per quei corpi intermedi, con compiti di area vasta e coordinamento come le Province che sono stati eliminati nel 2016”.
La sussidiarietà e il ruolo dei privati
“Partendo da questo presupposto – ha proseguito il governatore – si devono sempre più sottolineare i principi di sussidiarietà. Una sussidiarietà orizzontale, riconoscendo il ruolo che anche il privato svolge. Senza il privato non avremmo infatti le risorse per riuscire a dare risposte non dico migliori, ma almeno uguali. Dall’altra, una sussidiarietà verticale rispettosa dei Comuni e delle Province, come attori del sistema democratico”.
Fontana: Conferenza come ente di raccordo con il Governo
“Apriamo dunque questa rassegna – ha concluso Fontana – con un corposo lavoro di Tavoli di confronto sulle tematiche di interesse per il nostro Paese; sul ruolo che la Conferenza può e deve svolgere come ente di raccordo con il Governo, con una riflessione aggiuntiva sulla possibilità di realizzare finalmente una Nazione dove l’ascolto delle parti non è contrapposizione, ma composizione degli interessi di tutti. L’obiettivo è di disegnare un riparto delle competenze che non sia più uguale per tutti, ma sia distinto a seconda delle vocazioni territoriali, delle specificità e dei problemi che un territorio presenta”.
Fontana: giusta una ridefinizione delle competenze delle Regioni
“Così come credo sia giusta – ha proseguito il presidente, - anche rispettando i dettati costituzionali, una ridefinizione dei compiti: le Regioni, come enti programmatori; i Comuni, enti locali che garantiscono i servizi; e una nuova stagione per quei corpi intermedi, con compiti di area vasta e coordinamento come le Province che sono stati eliminati nel 2016”.
La sussidiarietà e il ruolo dei privati
“Partendo da questo presupposto – ha proseguito il governatore – si devono sempre più sottolineare i principi di sussidiarietà. Una sussidiarietà orizzontale, riconoscendo il ruolo che anche il privato svolge. Senza il privato non avremmo infatti le risorse per riuscire a dare risposte non dico migliori, ma almeno uguali. Dall’altra, una sussidiarietà verticale rispettosa dei Comuni e delle Province, come attori del sistema democratico”.
Fontana: Conferenza come ente di raccordo con il Governo
“Apriamo dunque questa rassegna – ha concluso Fontana – con un corposo lavoro di Tavoli di confronto sulle tematiche di interesse per il nostro Paese; sul ruolo che la Conferenza può e deve svolgere come ente di raccordo con il Governo, con una riflessione aggiuntiva sulla possibilità di realizzare finalmente una Nazione dove l’ascolto delle parti non è contrapposizione, ma composizione degli interessi di tutti. L’obiettivo è di disegnare un riparto delle competenze che non sia più uguale per tutti, ma sia distinto a seconda delle vocazioni territoriali, delle specificità e dei problemi che un territorio presenta”.
Sara Cappelluti