Partiti lavori di riqualificazione nelle torri Aler di via Russoli
- 15 dicembre 2022 Dalla Lombardia
Il primo verde pensile sui tetti delle case di edilizia residenziale pubblica
Partiti i lavori di riqualificazione delle torri Aler di via Russoli 14, 16, 18, 20 a Milano.
Un intervento innovativo possibile grazie al partenariato pubblico-privato tra Aler, A2A e Wood Beton (mediante Superbonus 110%) e all’impegno di Regione Lombardia per la copertura dei costi non ammissibili per un importo di 700 mila euro.
Riqualificazione torri Aler di via Russoli a Milano
Il progetto prevede la riqualificazione energetica degli edifici, attraverso l’impiego di tecniche innovative e tecnologie esclusive a bassissimo impatto ambientale, nell’ottica di una reale ottimizzazione delle risorse e di un uso razionale dell’energia proveniente dalla rete di teleriscaldamento cittadino.
Progetto innovativo
“Un progetto innovativo – ha detto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Alan Rizzi – che dà una prospettiva di rinascita a questo quartiere sia da un punto di vista efficientamento energetico sia del rispetto ambientale. Diventa anche l’occasione per ribadire al Governo l’importanza di una proroga di almeno due anni del Superbonus a favore dell’edilizia residenziale pubblica, perché questo ci ha consentito e ci consente di rigenerare tanti immobili. La previsione è di interessare altri 500 immobili: un’opportunità straordinaria necessaria oggi più che mai”.
Rispetto dell’ambiente
In particolare, l’intervento, ha un costo complessivo di circa 12,3 milioni di euro. Prevede, tra l’altro, la realizzazione di un involucro edilizio a ‘cappotto’ realizzato con gli scarti del riso condensati in pannelli isolanti e un sistema di facciata ventilata. La coibentazione delle coperture seguirà invece il sistema a ‘tetto caldo’ che permetterà la finitura con verde pensile. Il verde sarà presente anche su una parte delle facciate con appositi pannelli. Sarà effettuata inoltre la sostituzione dei serramenti esistenti e degli avvolgibili con sistemi performanti. In programma anche la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di pannelli fotovoltaici ed infine l’installazione di dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia.
Spazi comuni
Prevista anche la creazione di spazi comuni adibiti a giardini e spazi verdi, da realizzarsi sulle coperture piane. Sarà un valore aggiunto che favorirà la socializzazione tra gli abitanti che hanno già espresso il loro apprezzamento per il risanamento architettonico e urbanistico in atto.
Risparmio energetico
“Il risparmio energetico – ha spiegato Angelo Sala presidente di Aler Milano – è un tema di grande attualità. L’impegno, in questo senso, è fondamentale per Aler e in particolare per i propri utenti. L’avvio dei lavori in via Russoli è quindi un grande passo avanti in questa direzione. Inoltre, abbiamo accolto con piacere il progetto decisamente innovativo per l’utilizzo di pannelli isolanti in materiale vegetale. Sono pannelli con vegetale verticale per la realizzazione anche di orti sulle coperture. Il progetto si distingue anche per la riduzione dell’impatto ambientale e per i risvolti sociali legati all’uso attivo delle parti comuni”.
Un intervento innovativo possibile grazie al partenariato pubblico-privato tra Aler, A2A e Wood Beton (mediante Superbonus 110%) e all’impegno di Regione Lombardia per la copertura dei costi non ammissibili per un importo di 700 mila euro.
Riqualificazione torri Aler di via Russoli a Milano
Il progetto prevede la riqualificazione energetica degli edifici, attraverso l’impiego di tecniche innovative e tecnologie esclusive a bassissimo impatto ambientale, nell’ottica di una reale ottimizzazione delle risorse e di un uso razionale dell’energia proveniente dalla rete di teleriscaldamento cittadino.
Progetto innovativo
“Un progetto innovativo – ha detto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Alan Rizzi – che dà una prospettiva di rinascita a questo quartiere sia da un punto di vista efficientamento energetico sia del rispetto ambientale. Diventa anche l’occasione per ribadire al Governo l’importanza di una proroga di almeno due anni del Superbonus a favore dell’edilizia residenziale pubblica, perché questo ci ha consentito e ci consente di rigenerare tanti immobili. La previsione è di interessare altri 500 immobili: un’opportunità straordinaria necessaria oggi più che mai”.
Rispetto dell’ambiente
In particolare, l’intervento, ha un costo complessivo di circa 12,3 milioni di euro. Prevede, tra l’altro, la realizzazione di un involucro edilizio a ‘cappotto’ realizzato con gli scarti del riso condensati in pannelli isolanti e un sistema di facciata ventilata. La coibentazione delle coperture seguirà invece il sistema a ‘tetto caldo’ che permetterà la finitura con verde pensile. Il verde sarà presente anche su una parte delle facciate con appositi pannelli. Sarà effettuata inoltre la sostituzione dei serramenti esistenti e degli avvolgibili con sistemi performanti. In programma anche la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di pannelli fotovoltaici ed infine l’installazione di dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia.
Spazi comuni
Prevista anche la creazione di spazi comuni adibiti a giardini e spazi verdi, da realizzarsi sulle coperture piane. Sarà un valore aggiunto che favorirà la socializzazione tra gli abitanti che hanno già espresso il loro apprezzamento per il risanamento architettonico e urbanistico in atto.
Risparmio energetico
“Il risparmio energetico – ha spiegato Angelo Sala presidente di Aler Milano – è un tema di grande attualità. L’impegno, in questo senso, è fondamentale per Aler e in particolare per i propri utenti. L’avvio dei lavori in via Russoli è quindi un grande passo avanti in questa direzione. Inoltre, abbiamo accolto con piacere il progetto decisamente innovativo per l’utilizzo di pannelli isolanti in materiale vegetale. Sono pannelli con vegetale verticale per la realizzazione anche di orti sulle coperture. Il progetto si distingue anche per la riduzione dell’impatto ambientale e per i risvolti sociali legati all’uso attivo delle parti comuni”.
Giuseppe Aceto