Qualità aria, da regioni bacino padano appello a Governo per coinvolgimento

I quattro assessori regionali presto in delegazione a Roma

A valle della condanna dello Stato Italiano per il superamento dei valori limite per il PM10 nella qualità dell’aria da parte della Corte di Giustizia Europea, mercoledì 6 ottobre gli assessori all’Ambiente delle 4 Regioni del bacino padano – Emilia RomagnaLombardiaPiemonte Veneto – si sono riuniti nell’ambito della conferenza di ‘Mid Term’ del progetto europeo ‘Life PrePair’, dedicato a sviluppare e monitorare misure di mitigazione dell’inquinamento atmosferico nel bacino padano.
All’Arsenale di Venezia, gli assessori hanno lanciato un messaggio forte e convinto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Transizione ecologica.

Sforzi significativi

Come dimostrato dalle evidenze scientifiche del progetto ‘PrePair’, le Regioni hanno messo in campo sforzi significativi fin dal 2005, anche in coordinamento tra loro nell’ambito dell’Accordo del Bacino Padano, raggiungendo importanti risultati, anche se non esaustivi, nei vari ambiti di azione del complesso programma per il miglioramento della qualità dell’aria (trasporti, energia, biomasse e agricoltura).
Le misure attuate hanno già contribuito al pieno conseguimento dei limiti annuali di Pm10 in tutto il bacino padano e a ottenere il dimezzamento del numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero.

Enorme sforzo

Gli assessori evidenziano l’enorme sforzo, anche economico, attivato dalle quattro Regioni negli ultimi 15 anni che avrebbe richiesto un necessario ulteriore incremento nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A tal proposito, segnalano l’estrema contrarietà al mancato inserimento nell’ambito degli interventi di finanziamento del Pnrr del progetto interregionale per il miglioramento della qualità dell’aria con interventi quantificabili in 2 miliardi di euro. Ciò evidenzia la scarsa attenzione a livello nazionale sul tema, già più volte sollecitata, rispetto al tema della qualità dell’aria che deve diventare una priorità nazionale.

Intervento europeo

Rilevata anche l’assenza di rappresentanti politici del Governo, gli assessori hanno ribadito, in base ai dati raccolti durante il lockdown, che le azioni che le Regioni possono mettere in campo non sono sufficienti a rispettare i limiti sempre più stringenti. Essi potrebbero infatti essere adottati a livello europeo nell’ambito della revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria.

Non solo smog

L’assenza di traffico veicolare nel periodo marzo-aprile 2020, non ha diminuito in modo sostanziale il livello delle polveri. È necessaria quindi un’azione integrata e contemporanea su tutti i settori verticali che contribuiscono alle emissioni inquinanti. Ovvero: traffico, biomasse, agricoltura e energia, ma anche tra i diversi attori istituzionali.
Proprio per questo i quattro assessori hanno richiamato lo Stato ad attivare le misure di competenza. Questo anche ai sensi di quanto previsto dall’articolo 9 comma 9 del d.lgs. 155/2010,. Tutto ciò al fine di garantire una forte azione complementare che si aggiunga a quelle poste in atto dalle regioni nell’ultimo ventennio.

Obiettivi realizzabili

Gli assessori, alla luce delle nuove linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS, pur condividendo la necessità di una progressiva riduzione dei limiti, hanno sottolineato l’importanza di una valutazione preventiva della possibilità di conseguimento. Per evitare di definire limiti che non siano tecnicamente raggiungibili.
Anche su questo aspetto gli assessori regionali chiedono al Mite e al Governo un presidio ed una partecipazione ai lavori della Commissione Europea. Tutto ciò al fine di rappresentare le specificità del territorio del bacino padano.

Documento di sintesi

Quanto emergerà dalla due giorni della conferenza di Mid Term del progetto Life PrePair che è in corso, farà parte di un documento di sintesi. Completo di analisi e proposte. Gli assessori lo consegneranno personalmente a Roma al Ministro, recandosi in delegazione. Per esporre con fermezza la necessità che si costruisca una strategia sul bacino padano che trovi spazio nella programmazione del Governo.

Confronto con Legambiente

A margine del convegno, gli assessori hanno incontrato il direttore generale e i rappresentanti regionali di Legambiente per un confronto. Obiettivo: riportare il tema della qualità dell’aria tra le priorità nazionali, sollecitando il Governo ad assumere le azioni necessarie per affiancare le Regioni. E conseguire i limiti europei nel più breve tempo possibile. È stato concordato di istituire un tavolo di confronto semestrale con Legambiente che si riunirà già nel prossimo novembre.

fsb

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