Rifiuti, a Chiuduno un impianto giardino
- 08 febbraio 2024 Dalla Lombardia
Maione: Lombardia modello
“I numeri dicono che la Lombardia è avanguardia mondiale nella gestione dei rifiuti e in ambito di economia circolare. Il territorio bergamasco è tra i più virtuosi e con investimenti di questo tipo non possiamo che essere fiduciosi su un continuo miglioramento. Qui siamo già oltre l’eccellenza”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, che a Chiuduno (BG) ha visitato il nuovo ‘impianto giardino’ della Servizi Comunali spa.
Si tratta di un avveniristico impianto di stoccaggio rifiuti, unico al mondo nella sua capacità di coniugare la presenza del rifiuto a un bioparco ‘sentinella’. I lavori di predisposizione dell’area sono iniziati alcune settimane fa.
Un bioparco dentro l’impianto
La natura farà da contorno all’impianto e svolgerà una funzione di sentinella sull’impatto dell’impianto stesso. Ci riuscirà attraverso la realizzazione di un bioparco popolato da fauna ittica, piantagioni di olivo, vite, frutta, ortaggi, animali da cortile. Servizi Comunali spa ha strutturato collaborazioni con gli atenei di Bergamo e Brescia, affinché proprio le università possano contribuire sia in termini di verifica che in termini di evoluzione, ricerca e sviluppo del progetto. Il nuovo impianto tratterà tre tipologie di rifiuti: ingombranti, plastica, carta e cartone. Nell’impianto convergeranno circa 100.000 tonnellate di rifiuti ogni anno e lavoreranno dalle 20 alle 30 persone.
Raccolta differenziata sopra la media Ue
“I livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e di economia circolare della Lombardia – ha sottolineato l’assessore Maione – sono al di sopra della media europea. In Lombardia la raccolta differenziata è al 73.2%, in provincia di Bergamo ormai sfioriamo l’80%. La percentuale relativa al recupero complessivo di materia e di energia Bergamo è dell’83%, in linea con la media regionale dell’85%”.
“I valori sono altissimi – ha aggiunto – e il merito è di tutti gli attori della filiera: in primo luogo dei cittadini che hanno assunto nella quotidianità comportamenti virtuoso e poi degli investimenti fatti dalla Regione, dai Comuni e dalle imprese. Essere un modello internazionale di economia circolare non è sufficiente: continuiamo a investire in impianti, nuove tecnologie e campagne di sensibilizzazione e a considerare l’educazione ambientale, basata su dati scientifici e non su slogan, come il motore immobile della Lombardia del futuro”.
Visione e rispetto del territorio
Presente al sopralluogo anche l’assessore regionale alla Casa e Housing Sociale, Paolo Franco.
“Un impianto del genere, che unisce la complessità tecnica al giusto impatto sul territorio, è un orgoglio per la Bergamasca e per la Lombardia”, ha detto Franco, affermando che “è il frutto di studi e progetti che guardano al futuro, perché non si accontentano della produttività, ma la accompagnano a progetti più vasti che coinvolgono la natura circostante. Questo vuol dire avere lo sguardo lungo e il rispetto per il territorio”.
Sandro Felici