Dialogo, al mercato rionale, tra un cittadino e un ambulante italiani
- 15 maggio 2017 Editoriali
-Oggi ho voglia di comprare da un mio connazionale italiano tra tanti venditori che sono stranieri. Speriamo che lei mi tratti bene!
-Cosa vuol comprare, signore?
-Quello che costa meno… Ma che prezzi? Le nespole a € 7,00.
-Lei si lamenta, ma l’ altro giorno costavano 8,50.
-Bella consolazione! Adesso incomincio a capire perché la clientela si rivolge alla concorrenza straniera e gli ambulanti italiani sono sempre di meno.
-Ma vuole mettere la nostra merce con quella venduta dagli stranieri! Noi scegliamo quello che vuole la gente che se ne intende, non è la stessa roba di quelli…
-Vuole forse dire che la loro merce è più scadente e quindi più a buon mercato? Ma scusi, lei non si serve dallo stesso ortomercato di Milano?
-Certo, ma non sono razzista!
-Non le sto dicendo questo, ma è lei che fa differenze, come se loro, gli ambulanti suoi colleghi, non sanno scegliere al meglio.
-Lasciamo perdere! Noi italiani conosciamo i gusti della nostra gente!
-Ma intanto gli italiani vanno dagli stranieri, perché sanno che da voi frutta e verdura costano di più.
-La gente vuole scegliere bene e pagare il prezzo giusto che facciamo noi.
-La gente vuole scegliere prodotti buoni, ma pagare il meno possibile secondo la legge di mercato, anche perché il denaro è sempre poco e voi ne pretendete di più.
-Insomma, cosa vuol comprare, signore?
-Vediamo: nespole no, fragole neanche, ma non c’è quasi niente intorno a 2 euro!
-Può comprare mele (facendo un risolino).
-Preferisco quelle del supermercato che sono anche più varie... Allora mi dia un chilo di pere, poi -va bene lo stesso- un chilo di fragole (supponendo che siano autoctone); poi avrei bisogno di qualche verdura e insalata, vediamo…
-Ecco, signore, prenda una roba nuova e veramente buona, la barba dei frati.
-Mah.. non ne ho mai mangiato! Però… proviamo, mi dia un mazzetto di barba dei frati. Poi due coste e una lattuga romana.
- L’ambulante insiste per comprare tre mazzetti della nuova verdura e tre coste e le aggiunge nella spesa. Totale, con un chilo ognuno di pere, di fragole e con la lattuga € 20,00.
-Mi faccia vedere lo scontrino. (Controllo). Lei mi ha messo nella spesa un chilo e mezzo di pere, quando ne ho chiesto solo un chilo, anche le fragole sono più di quelle che ho chiesto io, a parte la quantità di verdure che mi ha messo in più. Avevo sperato che i venditori italiani fossero più precisi degli stranieri, che -si vocifora- non sono tanto pratici di bilance!
-Lei ,signore, parla troppo e fa polemica!
-E lei , connazionale, ha fatto bene il suo mestiere, ma mi ha convinto a non tornare un’ altra volta da lei! Forse sono migliori i venditori stranieri. --Arrivederci!
Luciano Marraffa