Genitori e figli tra tormento e amore al Franco Parenti

Per la prima volta Stefania Rocca va in scena al Teatro Franco Parenti con “La madre di Eva”, di cui, oltre che regista e attrice, ha curato l'adattamento, ispirato dall’omonimo romanzo di Silvia Ferreri, finalista al premio Strega 2018.  

Lo spettacolo, in Sala Grande dal 30 aprile al 5 maggio, narra tematiche complesse il rapporto genitori-figli e l'identità di genere,  fondendo cinema, musica e teatro in un dialogo senza risposte, sospeso tra immaginazione e realtà e con una forte carica emotiva, che le composizioni originali di Luca Maria Baldini sottolineano. 

La trama ruota attorno alla diciottenne Eva, mentre si prepara al momento che aspetta da tutta la vita: l'intervento che la renderà Alessandro, un difficile doppio ruolo interpretato da Bryan Ceotto e Simon Sisti Ajmone, coppia di adolescenti transgender, perfetta incarnazione nella vita di quel che recitano sul palcoscenico. Intanto, al di là della parete della sala operatoria, la madre si rivolge alla figlia, da lei sempre considerata femmina, raccontando la loro vita insieme,  una storia di tormento e dolore, rabbia e  fatica. 

“L’unica, vera, possibile guida è l’amore, uno scambio continuo tra genitori e figli, in un ascolto reale e sincero tra generazioni.” Afferma nelle note di regia Stefania Rocca.

“Con questo spettacolo voglio raccontare il forte contrasto generazionale e le tematiche transgender dal punto di vista di chi ne è fisicamente coinvolto ed anche di chi, in quanto genitore, sente il dovere di proteggere “la sua creatura”, con il timore delle discriminazioni che la società spesso riserva a coloro che perseguono un percorso di transizione.

Per Alessandro la transizione è un percorso che modifica il corpo, non l’identità. Lui è nato uomo. Per la madre, condizionata da un pregiudizio ancestrale, la transizione è un calvario ingiustificato, oltre che un insulto al “frutto del suo seno”. Non è una donna bigotta, ma ha paura: che sua figlia soffra troppo, che venga giudicata,  che la vita per lei possa essere più difficile. L’amore e l’ansia di essere una madre perfetta la portano a guardare da un’unica prospettiva,fino a quando lei stessa non sarà in grado di comprendere e abbattere quel muro di solitudine che le ha divise, fino al momento in cui entrambe rinasceranno.

Vorrei si aprisse per il pubblico una finestra in più sull’identità di genere, che porti lo spettatore ad immedesimarsi emotivamente in entrambi i personaggi. Penso che tanti genitori e tant* figl* che stanno affrontando un percorso analogo, grazie alla visione di questo spettacolo, potranno sentirsi meno soli”.

Grazia De Benedetti

Durata: 1 ora e 30 minuti. teria@teatrofrancoparenti.com - biglietteria: via PierLombardo 14 -tel. 02 59995206

Biglietti : Set.A(file A–I) intero38€; Set. B(file L–R) intero 28€; under26/over65: 18€; convenzioni218€; Set.C(fileS–Z) intero:21€; under26/over€65: 18€                    

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