L'ECCELLENZA DELLE SCIENZIATE ITALIANE
In via Saint Bon 20 la mostra, tutta al femminile aperta fino al 30 giugno
Presso il CDI, Centro Diagnostico Italiano. Dedicata alle donne scienziate, ritratte dal celebre fotografo Gerald Bruneau, “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, è un progetto artistico di Fondazione Bracco, con l'obiettivo di contribuire a superare i pregiudizi per cui si percepiscono ancora i settori scientifici come un dominio maschile.
- La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico - ha sottolineato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco - ma c’è ancora molta strada da fare. In questa direzione si muove anche il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, nato come piattaforma, poi con un libro e ora con una mostra di ritratti di alcune di loro, che hanno accettato di mettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso, nei confronti della loro professione”.
Varie ricerche dimostrano che di rado le donne sono interpellate dai media come esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono per l’82%, gli uomini (Global Media Monitoring Project 2015).
Il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, per costruire una società paritetica che valorizza il merito, è nato da un’idea dell’Osservatorio di Pavia e dell’Associazione Gi.U.Li.A. in collaborazione con Fondazione Bracco e il supporto della CommissioneEuropea.
Dalle biologhe alle ingegnere, dalle astrofisiche, alle matematiche, chirurghe, informatiche: sono tante le professioni delle scienziate fotografate. Accanto ai profili eccellenti, ogni ritratto introduce a spazi privati, di ricerca e pensiero, luoghi di lavoro delle esperte impegnate a spostare ogni giorno i confini della conoscenza. Viene introdotta così una narrazione complementare, che avvicina il pubblico al volto femminile della ricerca e, al contempo, rappresenta la scienza come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento.
- Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna - ha affermato il fotografo Gerald Bruneau. - Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante.
- La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico - ha sottolineato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco - ma c’è ancora molta strada da fare. In questa direzione si muove anche il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, nato come piattaforma, poi con un libro e ora con una mostra di ritratti di alcune di loro, che hanno accettato di mettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso, nei confronti della loro professione”.
Varie ricerche dimostrano che di rado le donne sono interpellate dai media come esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono per l’82%, gli uomini (Global Media Monitoring Project 2015).
Il progetto “100 donne contro gli stereotipi”, per costruire una società paritetica che valorizza il merito, è nato da un’idea dell’Osservatorio di Pavia e dell’Associazione Gi.U.Li.A. in collaborazione con Fondazione Bracco e il supporto della CommissioneEuropea.
Dalle biologhe alle ingegnere, dalle astrofisiche, alle matematiche, chirurghe, informatiche: sono tante le professioni delle scienziate fotografate. Accanto ai profili eccellenti, ogni ritratto introduce a spazi privati, di ricerca e pensiero, luoghi di lavoro delle esperte impegnate a spostare ogni giorno i confini della conoscenza. Viene introdotta così una narrazione complementare, che avvicina il pubblico al volto femminile della ricerca e, al contempo, rappresenta la scienza come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento.
- Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna - ha affermato il fotografo Gerald Bruneau. - Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante.
>
Grazia De Benedetti
ingresso gratuito - CDI - Orario: lun-ven 7-19 e sabato 7-18