LEONARDO MAI VISTO
Riapre la Sala delle Asse, al Castello Sforzesco, dal 16-05-19 al 12-01-2020.
Un altro capolavoro del “Genio” che potrà essere ammirato dal pubblico. Si tratta della Sala delle Asse che dopo sei anni di studi e restauri si potrà visitare dal 16 maggio al 12 gennaio 2020. Sulle pareti di questa sala emerge una nuova geografia del progetto di decorazione ideato da Leonardo e che sarà la base di nuovi studi sul genio vinciano.
E sarà grazie all’installazione multimediale “Sotto l’ombra del Moro” che i visitatori ammirando volta e pareti laterali, vedranno un’altra prova dell’estro di Leonardo nel rappresentare l’immaginario di un sottobosco e oltre gli alberi, case e colline all’orizzonte: dalla stanza del duca Sforza al territorio da lui governato; potranno comprendere il significato della Sala delle Asse nel Rinascimento e le sue complesse vicende storiche e conservative.
La storia della Sala delle Asse segue di pari passo quella del Castello ricostruito su ordine degli Sforza a metà del Quattrocento per ampliare il visconteo Castello di Porta Giovia. Gli Sforza vollero un maniero che testimoniasse le bellezze del Rinascimento, così chiamarono i più bravi architetti e non solo dell’epoca a cominciare da Donato Bramante, il Filarete, Bartolomeo Gadio, il Bramantino e, anche Leonardo da Vinci.
Leonardo lavorò in quella Sala nel 1498 su incarico di Ludovico il Moro dopo aver terminato il Cenacolo. Nei primi anni del Novecento si scoprì una straordinaria radice (detta Il Monocromo perché disegnata a carboncino) alla base di un grande, illusionistico, pergolato di diciotto alberi di gelso, legati con corde annodate, che si intrecciano sulla volta della Sala sorreggendo uno stemma e le targhe sforzesche. Ma fu solo negli anni Cinquanta che l’opera fu attribuita a Leonardo nel corso di un restauro “integrativo” della decorazione della volta.
Nel 2013 per iniziativa del Castello e sospeso per sei mesi solo in occasione di Expo Milano 2015 fu aperto il cantiere di studio e restauro, che portò alla luce nuovi segni del disegno preparatorio di Leonardo, nel quale anche il Monocromo si inserisce perfettamente: tronchi, rami, paesaggi all’orizzonte, che definiscono un progetto colossale che occupa ogni centimetro della vasta Sala (15x15 metri per oltre 10 di altezza), trasformandola in un gigantesco trompe l’oeil.
La riapertura della Sala delle Asse, cuore del palinsesto “Milano e Leonardo 500”, sarà anticipata la sera del 15 maggio (dalle ore 20.30) da un evento inaugurale aperto al pubblico, dal titolo “Leonardo 500”: un gioco di immagini e suoni proiettati sulla Torre del Filarete, visibile dal Cortile delle Armi, e un concerto di musiche antiche eseguito dagli allievi della Scuola Civica di Musica “Claudio Abbado” sotto la “Pergola di Leonardo”, l’architettura botanica realizzata in occasione delle celebrazioni leonardesche che affonda le sue radici nel Cortile stesso.
Il programma “Leonardo mai visto”, che racchiude tutte le iniziative realizzate presso il Castello Sforzesco, è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e Huawei e fa parte del palinsesto “Milano Leonardo 500”, promosso e attuato da Comune di Milano|Cultura e Castello Sforzesco, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Con un biglietto di 10 euro si possono visitare tutte le mostre e installazioni relative a “Leonardo mai visto”, oltre alle collezioni degli altri sei Musei del Castello Sforzesco.
Manuelita Lupo