Alla stessa ora il prossimo anno. Al Teatro San Babila, dal 12 al 15 marzo, andrà in scena la commedia romantica Alla stessa ora il prossimo anno, con Marco Columbro e Gaia De Laurentiis. George e Doris sono entrambi fuori casa. Si incontrano al ristorante e lui le offre una bistecca. 

I due protagonisti finiscono in una camera di motel californiano come per caso e il giorno dopo si ritrovano oppressi da un senso di colpa, poiché entrambi sono sposati e hanno figli. Nonostante ciò i due decidono di rivedersi anno dopo anno nella stessa camera dello stesso motel, nello stesso giorno, alla stessa ora. 

Per loro il tempo non scorre mai: anno dopo anno vedono i propri figli crescere e i coniugi invecchiare, ma non sentono il peso dell’età, perché il loro amore non invecchia.

Alla stessa ora il prossimo anno, commedia di Bernard Slade, è stata prodotta per la prima volta nel 1975 ed è stata rappresentata per ben quattro anni consecutivi a Broadway. 

Ladro di razza. Dal 20 al 29 marzo, al Teatro San Babila, andrà in scena lo spettacolo Ladro di razza , con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Rocarey.  La regia è di Marco Mattolini.

Il tema principale dello spettacolo è il lutto e l’orrore per la catastrofe che ha portato via numerosi ebrei durante la Seconda guerra mondiale: ci troviamo nella Roma nazista del 16 ottobre 1943.

Un modesto ladro e truffatore, Tito esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la sua crudeltà. 

Decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d’infanzia. Tito deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l’ira dell’usuraio. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che sarà la sua vittima. Dopo un lungo corteggiamento la donna cede e si concede a Tito. Ormai è di casa e pronto per il furto, in cui coinvolge anche l’amico. Però un colpo di scena porterà Tito verso un vero e proprio riscatto della propria persona, che lascerà il pubblico a bocca aperta.

Ladro di razza si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra storia. Momenti di comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione.

edb