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La Periferia dei 100 concerti

Tempo di Primavera, tempo di “Concerti in Periferia”. Sono numerose ed anche un po’ disperse e non facilmente conoscibili le iniziative musicali che un buon numero di associazioni/enti promuovono nei quartieri periferici di Milano.

Case popolari, illusione periferie

I tragici fatti di Bruxelles, che seguono quelli di Parigi, hanno riportato drammaticamente l’attenzione sulla condizione delle periferie e, in tale contesto, della particolare problematicità rappresentata dalla persistente condizione “fuori controllo” dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Situazioni “fuori controllo” legate alla consistente presenza di categorie sociali “deboli”, dagli anziani alle persone con problemi psichici (quasi la metà dei residenti), ma soprattutto da presenze con tendenza alla “prevaricazione”. Con traffici illeciti di ogni genere e i vari racket delle occupazioni abusive e i collettivi che la fanno da padroni, come denunciato più volte dai comitati di abitanti. Quartieri dove vale la “regola del più forte”, dove è evidente il “male” dell’abitare.

Equivoco periferie

Il tema delle periferie, non solo a Milano, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo, è affrontato con le stesse modalità con le quali si organizza una partita di calcio scapoli-ammogliati. Invece, serve una struttura, anche mentale, per organizzare un campionato di calcio.
In questo periodo si fa molto riferimento alle periferie, tra l’altro al centro dell’attenzione di questa campagna elettorale per l’elezione del Sindaco.

Municipalità. Cosa siano chi lo sa?

Sul Corriere del 29/1 (L’Elezione si vince al campo giochi), Marco Garzonio sceglie il Parco Solari in Zona 6, come banco di prova della “buona amministrazione”, auspicando che gli aspiranti sindaci facciano un sopralluogo, poiché è uno spaccato in cui sono concentrati alcuni problemi che elenca puntualmente: vandali che hanno messo fuori uso la parte più consistente dei giochi; transenne che chiudono la piramide di corda resa inutilizzabile e alcune pezze rendono semiagibile la barca dei pirati imbrattata di scritte, moto e motorini parcheggiano nei vialetti attorno alla piscina in quanto non ammessi da un divieto all’interno del recinto dell’impianto, lavori per la M4 che hanno eliminato il passaggio pedonale via Dezza/parco e reso pericoloso l’attraversamento al semaforo, la storica edicola all’inizio di via Foppa doveva trovare posto nel parco per fare spazio ai lavori del metrò ma non ha ancora sistemazione adeguata. Tutto ciò, auspicando che «gli obiettivi, che si promettono in campagna elettorale, siano corredati da misure che vincolino l’Amministrazione e assicurino scadenze praticabili, indicando mezzi, tempi, procedure, controlli, informazioni da dare ai cittadini, magari da discutere con loro, rendendo credibile la politica e realizzando la riconciliazione con i cittadini. Questa sarebbe l’autentica fruttuosa novità del voto 2016, se avvenisse.

Periferie e ruolo dei Giornali di zona

Quella dei Giornali di zona milanesi è una realtà composita, attualmente composta da dodici testate, con una diffusione complessiva mensile di oltre 160mila copie.

“Bluff” Periferie? - E i giornalisti?

Nel 2010 ci avevano provato con il “Manifesto per Milano”, lanciato da Giangiacomo Schiavi, vice direttore del Corriere della Sera; in proposito, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, aveva commentato: «Il Manifesto terrà conto delle periferie degradate, delle persone a rischio di esclusione sociale o il punto di riferimento sarà il Quadrilatero della moda?».
Adesso, un po’ a riprovarci, è Giancarlo Mazzuca, direttore de Il Giorno, che per la Milano del dopo-Expo ha lanciato l’idea di un “pensatoio”, invitando «tutte le autorità cittadine, in primis il sindaco Pisapia, ad avviare un serio dibattito sulla Milano del dopo-Expo».

Periferie: non ci siamo…

Più che un intervento, una piccola sollecitazione. In quest’ultimo periodo, in vista delle prossime elezioni per il Sindaco di Milano o, forse, della città metropolitana, sono state varie le occasioni di confronto promosse da partiti o forze politiche che stanno scaldando i motori in vista della campagna elettorale del 2016. 

Street Art: una storia possibile

Mettiamola così: non è stata certo un bella situazione quella verificatasi nel parchetto di via Cesariano (zona Sempione), dove si è verificato un diverbio tra residenti in merito alla pulitura di un muro, sostenuta dal Consiglio di zona 1, dove nel 2001 era stato disegnato un murales.

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