35 mini alloggi delle case popolari a chi è in stato di emergenza abitativa

Albergo sociale diffuso.
Fondazione Cariplo partecipa al progetto finanziandolo.

Persone in stato di necessità abitativa nel quale si sono ritrovate dopo aver perso il lavoro, piuttosto che aver subito uno sfratto o ancora essere stati protagonisti di una separazione. Sono loro i destinatari del progetto “Albergo sociale diffuso” che prevede il recupero con ristrutturazione di 35 mini alloggi “sottosoglia”, vale a dire con una superficie inferiore ai 28,8mq, del Comune di Milano situati nei seguenti quartieri: Isola, Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro. Il progetto, che prevede un finanziamento di 785mila euro, prende il via dopo l’accordo siglato il 4 dicembre a Palazzo Marino tra Comune e Fondazione Cariplo che parteciperà all’operazione con un contributo di 400mila euro.
All’operazione prenderanno parte Abitare sociale metropolitano e Fondazione housing sociale, quest’ultima ha sviluppato lo studio di fattibilità e attuerà il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione, mentre la prima prenderà in carico la gestione e coprirà la parte rimanente della sovvenzione. I primi alloggi, per i quali è prevista l’assegnazione temporanea fino a un massimo di 18 mesi, saranno consegnati nel secondo semestre del 2015 e i beneficiari, con il supporto di assistenti sociali, prenderanno parte a un percorso di accompagnamento all’autonomia attuato dal gestore Abitare sociale metropolitano. Presenti e firmatari dell’accordo, che durerà 15 anni e potrà essere rinnovato, l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, l’assessora alla Casa e Demanio, Daniela Benelli, il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti e il consigliere delegato di Fondazione housing sociale, Marco Gerevini.
Con questo progetto mettiamo a disposizione dell’emergenza abitativa, soluzioni nuove e alloggi inutilizzati - ha precisato l’assessora Daniela Benelli. - Il recupero dei sottosoglia, che non sarebbero comunque destinabili alle graduatorie Erp, è un esempio virtuoso di come questa Amministrazione si stia sforzando, per trovare il modo di rispondere anche alle varie tipologie di single o famiglie che si trovano in grande difficoltà. 
Complessivamente gli alloggi sottosoglia del Comune sono 392, tra questi 180 circa sono liberi e non assegnabili e diversi saranno accorpati e assegnati tramite bando per le case popolari. Con l’Albergo sociale diffuso - ha spiegato l’assessore  Majorino - abbiamo saputo integrare risorse e competenze diverse trasformando problemi drammatici, come l’emergenza abitativa, in occasioni di soluzioni che guardano al futuro.
Manuelita Lupo

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