CONSIGLIO COMUNALE. MOROSITA’ PREGRESSA, PER GLI INQUILINI DELLE CASE POPOLARI UN PIANO DI RIENTRO DA 120 RATE

Con 26 voti favorevoli e 1 voto contrario, il Consiglio comunale approva il piano per il recupero della morosità da parte di chi risiede nelle case di proprietà comunale gestite da MM. Con l’obiettivo di una sempre più efficiente gestione del patrimonio abitativo pubblico, come concreto tentativo di recupero bonario del credito pregresso l’Amministrazione attiva così un piano di rientro, già oggetto di una delibera di Giunta approvata a luglio, che porta il numero delle possibili rate dalle attuali 24 ad un massimo di 120.

La morosità in questione è quella maturata sino al 31 dicembre 2016, nonché la bollettazione chiamata “straordinaria 2016” e relativa messa in mora, le cui scadenze di pagamento sono state differite rispettivamente ad aprile e giugno 2017, e infine prorogate a settembre. Si tratta di una partita aperta che riguarda canoni, oneri accessori e relativi adeguamenti richiesti dai gestori degli alloggi che si sono susseguiti negli anni.

Possono accedere al piano di rateizzazione solo i nuclei famigliari che non siano titolari di patrimonio mobiliare o immobiliare più consistente rispetto al debito, e che abbiano sottoscritto un regolare contratto di locazione ad uso abitativo con il Comune (il debito può riferirsi anche a un contratto ormai chiuso). Tra questi, chi rientra nell’Area di protezione (Isee Erp fino a 9mila euro) e di Accesso (Isee Erp tra i 9 e i 14mila euro) non è obbligato al versamento di alcun acconto, e potrà usufruire di un Piano modulato secondo l'ammontare del debito e la sua capacità economica. Per chi, invece, rientra nell’Area di permanenza (Isee Erp da 14 a 35mila euro) l’attivazione del piano sarà subordinata al versamento di un acconto compreso tra il 10 e il 25% dell’ammontare del debito.

Tra gli emendamenti discussi e approvati nel corso del dibattito in Consiglio, i principali riguardano l'incidenza di ciascuna rata sul reddito medio mensile del nucleo in questione (incidenza diminuita da un quinto a un ottavo, in ottemperanza del principio secondo cui il numero e l'importo delle rate debba essere commisurato all'effettiva sostenibilità economica da parte del nucleo interessato), e l'istituzione di una Commissione consultiva che avrà il compito di vagliare le situazioni eccezionali di sopravvenuta insostenibilità del piano. Sarà composta tra gli altri da rappresentanti degli assessorati alla Casa, alle Politiche sociali e al Bilancio, da referenti del Coordinamento Emergenze abitative e delle organizzazioni sindacali degli inquilini. Secondo un altro emendamento, tutte le risorse recuperate verranno destinate a interventi aggiuntivi di manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

Sarà MM a proporre il piano agli inquilini comunicando l’effettivo ammontare del debito, dopodiché ci saranno 90 giorni per decidere se aderire. Con cadenza annuale verrà presentato al Consiglio comunale il risultato delle attività.



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