CRESCE LA DISUGUAGLIANZA TRA LE AREE RICCHE E POVERE DEL PAESE
- 09 novembre 2019 Cronaca
Banca d'Italia sede di Milano: il rapporto sull’economia delle regioni italiane
La
crescita debole dell’economia nazionale trova l’ennesima, anche se
autorevole conferma, nel rapporto di Banca d’Italia “L’economia delle
regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali” presentato
nella sede milanese dell’Istituto. Non solo: il nostro Pil prosegue la
diversificazione, in negativo, rispetto alla media europea, ma
all’interno del Paese la diversificazione si accresce tra le macroaree,
con il Mezzogiorno che si allontana sempre di più.
E poco conta che anche qui sia diminuita la povertà.
I
lavori sono stati aperti da Giuseppe Sopranzetti, direttore della Sede
di Milano della Banca d'Italia e sono proseguiti con gli interventi di:
Emanuela Ciapanna, Servizio Struttura Economica - Banca d’Italia;
Alessio D’Ignazio, Servizio Struttura Economica - Banca d’Italia;
Lucia Tajoli, Professoressa di Politica Economica presso il Politecnico di Milano;
Andrea Boitani, Professore di Economia Politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Conclusione di Paolo Sestito, Capo del Servizio Struttura economica - Banca d'Italia.
Nel
2018 la dinamica del PIL, pur rimanendo positiva, ha rallentato in
tutte le macroaree del Paese. Secondo le stime preliminari dell'Istat
pubblicate lo scorso giugno, il PIL a valori concatenati è cresciuto a
ritmi più intensi nel Nord Est rispetto al Nord Ovest e al Centro e,
soprattutto, al Mezzogiorno.
L'indicatore
trimestrale dell'economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca
d'Italia evidenzia un indebolimento della dinamica nella seconda parte
dell'anno in tutte le aree; il fenomeno si è manifestato più
intensamente nel Mezzogiorno e nel Nord Ovest.
La
tendenza al rallentamento si sarebbe confermata nel primo semestre del
2019: rispetto al periodo corrispondente del 2018 l'attività economica
sarebbe lievemente aumentata nel Nord Est e nel Centro, si sarebbe
mantenuta stabile nel Nord Ovest e avrebbe mostrato un lieve calo nel
Mezzogiorno.
Nel
Mezzogiorno rimane ampio il ritardo rispetto al resto del Paese. Con
riferimento al 2018, il PIL risulta ancora di circa dieci punti
percentuali inferiore a quello del 2007 nel Mezzogiorno, di quasi tre
nel Centro Nord.
Anche
in termini di prodotto pro capite il ritardo rispetto al 2007 è
maggiore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord (rispettivamente 10 e 7
punti percentuali) ma la differenza tra le due aree risulta meno
marcata, soprattutto per via della diversa intensità dei flussi
migratori in uscita e in entrata (rispettivamente maggiori e minori al
Sud rispetto al Centro Nord).
Pur
restando su un sentiero espansivo nel dato nazionale complessivo,
l'impiego di lavoro ha sostanzialmente ristagnato nel Mezzogiorno. Nel
2018 i consumi hanno decelerato ovunque, presumibilmente risentendo del
clima di maggiore incertezza della situazione economica.
In
questo quadro spiccano elementi di indubbio interesse. Pure le
regioni-traino del Centro-Nord si sono sviluppate meno della media
europea, anche se si registrano dati positivi, quali l’aumento della
compravendita di abitazioni, del turismo, del risparmio delle famiglie,
degli stessi investimenti, che però restano lontani dai livelli
precrisi. Ma tutto in misura inferiore a quella dei Paesi competitors.
Infine. Il rallentamento generale dell’economia continentale ha riflessi più pesanti per l’Italia.
Al
centro dell’ attenzione degli analisti permane il nuovo allargamento
della forbice Nord-Sud che potrebbe avere serie ripercussioni in campo
socio-politico, condizionando i risultati della più o meno prossima
competizione elettorale. E non appare di buon auspicio per la riduzione
delle disuguaglianze l’
autonomia differenziata auspicata da alcune regioni ricche.
Anche se va detto (ndr) che la diseguaglianza vale negativamente solo in termini relativi e non in termini assoluti.
Nella foto: Giuseppe Sopranzetti direttore della Sede di Milano della Banca d'Italia con Achille Colombo Clerici presidente di Europasia