Dal Centro Asteria al Beccaria

Al Centro Asteria, imponente fortezza di educazione, cultura e sport nella periferia sud di MIlano, il Premio Rotary Spazio Cultura

Nella convulsa successione di eventi, anche nella nostra metropoli ha più risonanza una futile goliardata che un impegno puntuale e costante. D’altra parte, vale l’aforisma “fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce” … anche se “palme e banani” in Piazza del Duomo sembrano andare in controtendenza (ma l’eccezione non conferma la regola?).
E, anche se registriamo qualche tentativo, in verità un po’ timido, per invertire la tendenza, la costante è una sostanziale dimenticanza. Peraltro, quello del non conoscere e del non riconoscere, per i milanesi non sembra essere una novità, se già nel 1288 Bonvesin da la Riva commentava: “Mi sono accorto che non solo gli stranieri, ma anche i miei concittadini dormono, nel deserto, per così dire, dell'ignoranza e non conoscono le meraviglie di Milano”. Ma, tant’è.
In tale contesto, un positivo esempio è rappresentato dal Premio Rotary Spazio Cultura, promosso dal Rotary Club Milano Naviglio Grande San Carlo, che lo scorso 17 gennaio è stato assegnato al Centro Asteria, imponente fortezza di educazione, cultura e sport nel Quartiere Stadera, periferia sud di Milano, fondato nel 1991 e guidato per molti anni dall’indimenticabile suor Bianca Gaudiano.
PREMIO
Un premio consegnato nel corso di una affollata e gioiosa manifestazione che ha coinvolto centinaia di giovani e genitori. Nello stesso momento, giungeva notizia che all’Istituto Minorile Beccaria, dove sono presenti 57 minori, c’erano state violente manifestazioni di alcuni minorenni. Un evidente segno dell’importante ruolo svolto dai numerosi soggetti che intervengono nel percorso educativo dei nostri giovani. Un’opera spesso oscurata ed anche sottovalutata nel mondo che predilige la finanza e la moda, ma che ha anche significative ricadute economiche indirette.
Al Centro Asteria è stata riconosciuta la grande attenzione rivolta alle fasce più svantaggiate che, per motivazioni diverse, hanno difficoltà ad accedere a eventi culturali, assegnandogli anche un contributo in denaro per il sostegno alla prosecuzione delle attività. Attenzione e dedizione che il Centro Asteria pone da lungo tempo anche alla valorizzazione della presenza di comunità straniere della nostra periferia, in uno sforzo di integrazione reale e costruttiva, a cominciare dai bambini e dai giovani, proponendo una poliedrica serie di iniziative culturali e sportive.
Basti dire che il Contro Asteria ha oggi l’unica palestra con le dimensioni del capo di pallavolo adeguate allo svolgimento di una partita del Campionato di Serie A1, anche se mancano le tribune (e, infatti, le partite della Revivre Milano vengono giocate a … Busto Arsizio).
PALESTRE E NUOVE SCUOLE
E qui è opportuno aprire una piccola finestra: il Comune di Milano ha avviato un percorso per consentire una apertura delle scuole al territorio, per una più ampia fruizione degli spazi a partire dalle palestre, sempre richieste dalle società sportive. Attualmente, sono otto le scuole in procinto di essere ricostruite e con esse anche le relative palestre. Tutto bene, allora? Non proprio, se pensiamo che, per qualche metro in meno, le palestre non potranno essere utilizzate per l’attività agonistica delle oltre cinquanta società sportive della Federazione di Pallavolo. Un problema che può e deve essere risolto per non continuare a lamentarci dell’inadeguatezza degli impianti sportivi cittadini.
Walter Cherubini
Consulta Periferie Milano

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