Il
Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani,
continua a ricevere da giorni sul proprio indirizzo di posta
elettronica tanti contributi attinenti ai molteplici disagi dei docenti
fuori sede.
Intendiamo
proporre la lettera aperta pervenuta da parte della prof.ssa Antonella
Trovato su segnalazione della prof.ssa Anna Dorotea Privitera, Comitato
NONSISVUOTAILSUD, nella quale si evidenziano i tanti disagi cui sono
sottoposti da quattro anni ormai gli insegnanti e le relative famiglie
penalizzate dall’algoritmo applicato in molti casi senza troppo
criterio.
"Caro
ministro, inutile negare che ad oggi le nostre speranze da esiliati si
sono infrante sulla politica del non fare, dello strafare senza fare,
del fare finta di fare. Nel 2015 una domanda su 100 province ha
assegnato 23.000 docenti meridionali al nord, un esodo giustificato
dalla assenza di cattedre al sud. In questi 4 anni le graduatorie si
sono rifocillate di precari per tutti i gusti e la domanda resta sempre
la stessa:se le file dei precari ingrassano, a detta della politica e
dei sindacati, avvicendandosi sulla disponibilità di cattedre tutti gli
anni, da quattro lunghissimi anni, noi al nord come ci siamo finiti e
soprattutto cosa ci facciamo? La scuola istituzione stravolta e
soppiantata dalla scuola postificio trova la sua origine in quella
incertezza delle regole alle quali noi, da precari dovevamo sottostare
in silenzio, perché, vede, quando noi eravamo precari ed inseguivamo la
supplenza di un giorno, nonostante vincitori di concorso/i, il ruolo non
lo prendevamo, i colleghi più anziani con più servizio, gli
immobilizzati ed il loro diritto al rientro, questa attesa infinita da
impegnare con concorsi su concorsi nel silenzio assoluto anche dei
sindacati, tutto regolare, tutto secondo le regole. Oggi si è passati
dal ruolo chimera al ruolo per tutti, da concorsi a concorsini, da
istituzione a postificio, eppure sarebbe semplice la soluzione ma in
questo Stato perennemente in campagna elettorale, tutto diventa
farlocco, come quel famoso algoritmo del 2015. La soluzione alla scuola
torre di Babele, caro ministro, è il rispetto di un ordinamento scuola
che stabilisce che la mobilità in seno alla PA deve essere favorita, che
i concorsi devono essere banditi con la chiarezza dei posti
disponibili, che per accedere nella PA occorre un concorso "ordinario",
che i precari storici veri, sono molto altro e molto meno di quella
innumerevole folla in attesa di ruolo e sulla bocca di tutti. Caro
ministro la certezza dell'ordinamento scolastico può ridare credibilità
alla scuola solo quella. Le auguriamo di esserne il difensore, di
sottrarla al ruolo squallido di postificio a tutti i costi, di riuscire a
dare dignità a noi corpo docente, di ripristinare il merito. Non
esistono difficoltà insormontabili, esiste la volontà di fare, la stessa
che, nonostante tutto, accompagna le azioni dei suoi, oggi , docenti
sparpagliati, senza alcun senso, in regioni distanti dalle loro migliaia
di km. Le auguriamo un buon lavoro, un lavoro giusto. Grazie"
Antonella Trovato
In
considerazione di quanto riportato, il Coordinamento auspicherebbe che
il Ministro, prof. Lorenzo Fioramonti, convocasse le parti in causa
interessate (associazioni, comitati etc.) onde trovare una soluzione
efficace per un problema che non sarebbe irrisolvibile, considerando i
tanti suggerimenti che abbiamo proposto nel corso del tempo.
Confermiamo, come è sempre stato nella linea della nostra associazione,
la totale disponibilità alla collaborazione ai fini della realizzazione
di nuove strategie da avviare.
Romano Pesavento
Presidente CNDDU